Il Bari contro la Paganese, nella sua prima gara ufficiale della stagione, non ha deluso nelle aspettative. Tante infatti sono state le occasioni create in attacco, nonostante qualche incertezza mostrata nel reparto difensivo. Segno evidente di come la squadra necessiti ancora di tempo per migliorare nei propri automatismi. Un aspetto, però, ha sorpreso e colpito maggiormente nella sfida di Coppa Italia di serie C: il modulo scelto da mister Cornacchini non è stato il 4-3-3, bensì il 4-2-3-1, soluzione tattica ampiamente usata nello scorso campionato. In serie D, l’opzione del tridente alle spalle dell’unica punta centrale fu scelta dal mister biancorosso per permettere la convivenza in campo di capitan Brienza. Adesso, con un fantasista in meno ed una rosa rivoluzionata in più, il modulo si ripresenta con la prepotenza di poter essere protagonista anche in serie C.

D’altronde, gli interpreti adatti a questo modulo non mancherebbero di certo all’allenatore marchigiano. In mediana, Hamlili e Scavone, come già mostrato nella gara di ieri, sono in grado di comporre il centrocampo a due. Stessa linea composta lo scorso anno dall’italo-marocchino e Bolzoni, nonostante quest’ultimo sia attualmente in uscita. Dal reparto avanzato potrebbero giungere le maggiori soddisfazioni, dato che tutti gli uomini a disposizione appaiono adatti per il 4-2-3-1. Il terzetto Neglia, Floriano e Simeri lo ha già dimostrato in serie D. Kupisz, Terrani e Antenucci hanno dato, invece, le prime garanzie nella gara con la Paganese.

Le soluzioni, quindi, potrebbero essere davvero molto varie. Con un giocatore offensivo in più schierato in avanti, che possa fare da collante tra centrocampo e attacco, si potrebbe far sfruttare appieno l’enorme arsenale in mano a Cornacchini. Così come il centravanti potrebbe essere maggiormente assistito sia in fase di possesso, con maggiori linee di passaggio a disposizione, che in fase di non possesso, utile soprattutto nel primo pressing agli avversari.

Il modulo nasconde però, inevitabilmente, anche dei limiti. Attualmente il Bari possiede il solo Neglia come possibile trequartista. Gli altri potrebbero essere Simeri, in una versione certamente più mascherata da seconda punta, in appoggio di Antenucci o Ferrari, e Terrani, provato ad inizio match con la Paganese, ma invertito a gara in corso proprio con Neglia. A centrocampo, invece, con maggiori compiti difensivi da sbrigare, si potrebbe perdere l’incisività degli inserimenti offensivi dei vari Scavone e Folorunsho.

Prime soluzioni, idee e nodi da sciogliere per mister Cornacchini. Quel che è certo è che il Bari sta cercando il suo nuovo vestito su misura. E la riproposizione del 4-2-3-1 potrebbe essere ancora la scelta adatta anche per la prossima serie C.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 12 agosto 2019 alle 18:00
Autore: Gabriele Bisceglie
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