Basta masticare un minimo di calcio per capire quanto questo sport non sia una disciplina razionale, dove non sempre i numeri presenti sulla carta vengono confermati sul rettangolo verde e dove l'eccezione può inficiare la regola con sorprese che possono sbarrare la strada alle ambizioni delle grandi. Ragion per cui fermare la rincorsa della Turris, ambiziosa compagine campana che arriva allo scontro diretto di domani contro il Bari reduce da ben tre successi consecutivi, diventa obiettivo importante per un Bari che si trova di fronte ad una delle prime sliding doors della stagione.

Considerati anche gli impegni non semplici delle altre seconde, infatti, una vittoria potrebbe permettere di allungare ancora in classifica. Discorso che resta valido nonostante il tentativo di dirottare l'attenzione rispetto alla graduatoria operato da Mignani, che oggi in conferenza stampa ha affermato: "Troppe poche partite per parlare di fuga. Se fai le prestazioni, arrivano i risultati. Il campionato è molto equilibrato", sottolineando come i successi aiutino però a costruire fiducia ed a generare entusiasmo". Questo perché la storia recente (Reggina e Ternana) dimostra che le fughe iniziate ora sono state spesso decisive: e se la storia insegna, tanto vale prendere nota.

Vincere, dunque, nonostante le difficoltà oggettive date da un avversario forte ed insidioso, capace di "allargare le difese avversarie, portando tanti uomini sulle corsie esterne e trequartisti che si muovono molto senza dare punti di riferimento", come affermato dallo stesso tecnico biancorosso. Che prosegue lodando le individualità di uomini importanti nei corallini, come possono essere LeonettiGiannone Tascone. Nota a margine a riguardo: una preparazione sulle potenzialità dell'avversario come quella di Mignani non si vedeva da tempo ed è frutto di uno studio attento: nel calcio i risultati non arrivano mai per caso, e questo è sicuramente un segnale.

Nella conferenza, poi, il tecnico si è anche soffermato sulle possibili scelte di formazione. Impossibile evitare un riferimento ad Antenucci, soprattutto dopo le ultime due esclusioni. Nessuna risposta certa, ma parole al miele sia per il numero sette, "entrato bene dando un grande contributo", sia per tutti i componenti del pacchetto offensivo.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 09 ottobre 2021 alle 22:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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