La sconfitta subita dal Bari ad opera della Nocerina ha fatto riaffiorare il malcontento della piazza per una stagione nella quale la squadra biancorossa sta trovando più difficoltà di quante ne fossero previste ad inizio campionato. In una situazione quasi paradossale, ma figlia della particolare categoria in cui il galletto è stato catapultato, il tecnico appare in bilico. La posizione di Giovanni Cornacchini, infatti, oggi sembra meno salda che mai, a dispetto dell'imminente vittoria del torneo, che non appare in discussione nonostante il passo falso maturato ad Angri. Ma quali sono gli errori che vengono rimproverati maggiormente al tecnico?

ATTEGGIAMENTO - Le scelte sui terzini sono state senza dubbio fra le più discusse tra quelle attuate da Cornacchini, che troppo spesso ha rinunciato a schierare la potenza di fuoco dei giocatori con maggiori capacità offensive, non disdegnando centrali adattati sulla fascia. Partita come soluzione adottata nei momenti di necessità, è diventata una scelta riproposta anche in gare in cui c'erano giocatori di ruolo. Il Bari ha pagato, perdendo spinta e sovrapposizioni.

GIOCO - Una scelta più volte rivendicata dal tecnico, che ha sempre messo al primo posto la conquista dei tre punti anche a costo di sacrificare la bellezza esteriore. Scelta legittima, ma puntare esclusivamente sulle individualità nasconde sempre qualche rischio. L’affidarsi ai singoli talenti sembra aver impedito la creazione di meccanismi di gioco. Quando il rendimento dei talenti che hanno guidato la rosa nelle prime giornate è calato, sono mancati gli automatismi in grado di condurre alla vittoria anche senza l’estro di quelli che sulla carta sono i top player.

INSISTENZA SU CALCIATORI ANONIMI - "Perché insistere con Pozzebon". Una domanda che molti tifosi si sono fatti a causa delle prestazioni opache del centravanti e della forma più che positiva di Iadaresta, spesso decisivo quando schierato. Ma le perplessità riguardano anche altri ruoli, soprattutto per quel Bianchi tutt’altro che brillante, eppure ormai padrone indiscusso della fascia destra. A Cornacchini non mancano le attenuanti e soprattutto i meriti nell’aver condotto un campionato sempre al vertice; a dispetto di tutto, la cosa non era scontata. Adesso a sua disposizione rimangono poche giornate per convincere la dirigenza e quella parte di tifoseria più scettica.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 10 aprile 2019 alle 21:30
Autore: Raffaele Digirolamo
vedi letture
Print