Il momento clou della stagione del Bari è sempre più vicino. A meno di due settimane dal ritorno in campo dei biancorossi, mister Vivarini è alle prese con la preparazione fisica e mentale della squadra. Un percorso tortuoso e ricco di incognite, che dovranno essere limitate, cercando di sfruttare al meglio le qualità della rosa a disposizione. Nel corso del campionato l'allenatore si è soffermato su alcuni punti chiave, non solo relativi agli aspetti tecnico-tattici, ma all'atteggiamento dei calciatori. Soprattutto dei subentranti a partita in corso, il cui approccio può risultare decisivo ai fini del risultato.

A maggior ragione in questo momento, tra caldo, condizione atletica non perfetta e partite ravvicinate, determinati elementi potrebbero garantire un contributo fondamentale. Nel corso del campionato i risultati non però stati così soddisfacenti. Il mister a più riprese ha reclamato un piglio e un'incisività maggiore, arrivata solo a tratti. Uno degli elementi meno convincenti da questo punto di vista è stato Ferrari, non a caso, ceduto nella sessione invernale. Delle 48 reti sotto la gestione Vivarini solo 6 sono arrivate dai subentranti, D'Ursi, Maita, Neglia, Scavone, Simeri e Terrani, un numero davvero limitato per i numeri offensivi della squadra. Le seconde linee potrebbero però svolgere un ruolo cruciale in questi playoff, dove la gestione delle risorse risulterà vitale, con il Bari che potrebbe essere chiamato in causa 3 volte in 10 giorni.

Un esempio concreto dell'apporto della panchina arriva dalla massima serie. Il passaggio dalle 3 alle 5 sostituzioni, già adottate in C, ha cambiato la gestione delle scelte di molti allenatori. Nelle partite di Serie A di domenica, ed eccezione di Milan-Roma, i nuovi entrati sono sempre stati decisivi ai fini del risultato come Bastoni, autore del gol vittoria dell'Inter sul Parma, Muriel, splendida doppietta nel successo dell'Atalanta ad Udine, e soprattutto in casa Sassuolo, con Boga e Rogerio, che hanno guidato il pareggio-rimonta degli emiliani sull'Hellas Verona. I dati evidenziano che tra le 15 marcature realizzate nella seconda frazione di gara, ben 9 sono arrivate dalla panchina, praticamente il 60%. Un numero esorbitante e che potrebbe dare nuovi spunti alla formazione biancorossa per invertire il trend nell'occasione giusta: i playoff.  

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 30 giugno 2020 alle 10:00
Autore: Gianmaria De Candia
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