Ai microfoni della redazione di TuttoBari, l’ex difensore dei galletti Massimiliano Tangorra ha affrontato diversi temi caldi nel mondo biancorosso, soffermandosi sulla vittoria di sabato contro il Catanzaro e sulla mancata esultanza di Pietro Cianci. Ecco le sue parole: “Con il Catanzaro era uno scontro diretto e il Bari l’ha vinto come vanno vinte queste partite. Negli scontri diretti non bisogna pensare a giocare bene o a offrire chissà quale prestazione, conta solo il risultato. La vittoria giustifica tutto, anche una prova meno brillante. Dopo la sconfitta di Francavilla c’è stato per fortuna il Catanzaro, una sfida che ha dato più stimoli e motivazioni a tutto il gruppo per poter rimediare alla brutta figura fatta con la Virtus. La vittoria del Bari ha dato un segnale a tutto il campionato, i biancorossi hanno allungato sul Catanzaro in classifica, portando a casa la prima gara promozione. Al ritorno, con lo scontro diretto a favore sarà tutta un’altra storia”.

Sulle scuse alla curva di Pietro Cianci dopo la rete: “Questi episodi, che purtroppo capitano frequentemente, li reputo parecchio ipocriti. Da calciatore, quando ho incontrato le mie ex squadre ho sempre offerto prestazioni al meglio delle mie possibilità. Anche quando ho giocato contro il Bari, pur essendo cresciuto con i colori biancorossi addosso ed essere stato un giocatore importante della storia del Bari, ho sempre sfornato performance ad alti livelli. Ritengo che da professionista un calciatore debba sempre giocare al meglio delle proprie potenzialità, onorando la maglia che indossa al di là dell’avversario che certe volte può essere anche una squadra di cui è stato una bandiera. Questi gesti sono solo frutto dell’ipocrisia, ogni calciatore deve rispettare la maglia che indossa. Se capita che un ex faccia gol, come successo a Cianci, non vedo perché non debba esultare o addirittura chiedere scusa. È una mancanza di rispetto verso i tifosi e verso i colori che dovrebbe onorare”.

Riguardo il mancato utilizzo di Paponi: “Paponi ha già dimostrato il suo valore, anche se ha avuto poco spazio fino ad ora. Tra l’altro si è sempre fatto trovare pronto quando chiamato in causa dimostrando grande affidabilità e professionalità. È un attaccante dalla prestanza fisica, che non ha le caratteristiche di Simeri e Antenucci né tantomeno quelle di Cheddira. Il suo acquisto è stato fatto per diversificare le caratteristiche degli attaccanti e per potere avere una pedina fondamentale da utilizzare nei momenti in cui serve scavalcare il centrocampo avversario e giocare su una seconda palla facendo riferimento su un calciatore che fa salire la squadra e fa reparto da solo, dato che un attaccante con quelle caratteristiche, con presenza in area di rigore sui traversoni e le palle alte è molto importante”.

Parole anche su Simeri: “Su Simone non c’è da aggiungere chissà che cosa, non sta dimostrando qualità diverse da quelle che già conoscevamo. Si sta confermando quel giocatore che abbiamo conosciuto al suo arrivo a Bari, sta facendo bene come gli altri elementi della rosa. Se il Bari è primo in classifica è perché sta raccogliendo i frutti delle prestazioni dei singoli che si mettono a disposizione della squadra”.  

Un pensiero sulla sfida di sabato contro la Juve Stabia: “Non credo che il Bari sottovaluterà il match con la Juve Stabia, anche perché la batosta di Francavilla è ancora fresca. Sarebbe clamoroso se sbagliasse ancora approccio alla gara, saremmo di fronte a un campanello d’allarme gravissimo, perché una squadra a cui è già capitato di commettere un errore del genere ripeterlo sarebbe un brutto segnale di discontinuità. Errori del genere non vanno perseverati, le squadre che vogliono la promozione non devono essere prime solo nel girone d’andata ma devono mantenere la vetta anche nel girone di ritorno, pertanto la continuità di risultati è necessaria”.

Sezione: In Tackle / Data: Gio 04 novembre 2021 alle 18:00
Autore: Andrea Papaccio
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