Il momento negativo del Bari è ormai sotto gli occhi di tutti e a Catanzaro si è vista l'ennesima pagina negativa. Per esaminare meglio la prestazione di domenica abbiamo sentito Alessandro Del Grosso. L'ex difensore del Bari, intercettato in esclusiva dai nostri microfoni, ha evidenziato le principali lacune della squadra: "Il Catanzaro ha meritato questa partita, superiori per agonismo e voglia, sfruttando al massimo le occasioni. Il primo tempo è stato molto tattico e nella ripresa i biancorossi sono crollati fisicamente. Si è sofferto il collegamento tra i reparti, soprattutto tra centrocampo e attacco. Mi aspettavo 10 tiri, invece non ci hanno nemmeno provato. Ho visto 4 attaccanti persi nella retroguardia calabrese, anche se almeno Antenucci e Cianci ci hanno provato. Nel complesso sono stati evanescenti ma anche mai serviti e messi in condizione di essere pericolosi. In mediana è mancata dinamicità e geometria. Alla fine hai avuto l'occasione per pareggiare ma l'hai fallita ed è arrivata la beffa finale". 

Ancora una volta gli sbagli dei singoli hanno pesato sul risultato finale: "I giocatori devono rendersi conto dei propri errori, soprattutto in queste gare delicate. Ad esempio quello di Sabbione, che non ho ancora capito cosa volesse fare, ha dato il la alla vittoria del Catanzaro. Problema mentale? Per me ci sono dei limiti personali. Auteri era una bravissimo allenatore ma non è da Bari. In questa squadra ci sono bravi giocatori ma non da Bari. Non ti puoi permettere tutto questo, ci sono modi e modi per sbagliare, troppi errori individuali nell’ultimo periodo".

Tra gli aspetti sotto il banco degli imputati spicca il fattore atletico: "La condizione fisica sta influenzando tantissimo. La preparazione ad inizio anno è stata inadeguata e la stanno pagando adesso. Si vede soprattutto nell'uno contro uno, una squadra forte come il Bari non può essere così assente in questo: fisicamente non ci sono. Anche ad un giocatore come Antenucci la tecnica senza fisicità non basta. Se non stai bene, avoglia a dire che sei bravo".

La posizione e le scelte di Carrera: "L’assetto tattico non è il vero problema in questo momento. I giocatori a disposizione sono 13-14, poi gli altri sono Primavera. Le scelte di domenica sono influenzate da questo, soprattutto in difesa sui laterali, Perrotta è un centrale, non da nessuna spinta. Secondo me Carrera è stato lasciato un po’ solo dalla società, nessuno ha preso le sue parti e difese. Ha parlato solo lui, difendendo i ragazzi e mettendosi davanti a tutti. Per me i vertici dovrebbero intervenire. Solo in un confronto con la squadra, i giocatori non potrebbero trovare alibi".

Chiosa finale sulla classifica e il proseguo della stagione: "Non è compromessa al 100%, sicuramente se poi il Catanzaro dovesse battere la Cavese, il Bari sarebbe quarto e la situazione diventerebbe ancora più difficile. Dunque un contraccolpo per il Bari è possibile. In questo momento le sconfitte danno consapevolezza agli avversari, che ti affrontano attaccando anzichè difendersi. Adesso i tanti problemi possono essere superati solo con una vittoria, non ti puoi permettere altro. Se i giocatori non sono abituati a vincere e a mantenere un certo rigore, si può mettere male per il futuro, più scendi in griglia playoff e più hai la possibilità di trovare squadre che possono dare fastidio".

Sezione: La sciabolata / Data: Mar 23 marzo 2021 alle 07:00
Autore: Gianmaria De Candia
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