"Abbonamenti. Lettera al Presidente..."

Gent.mo Presidente, mi sia consentito esprimere un personale giudizio in merito alle Sue dichiarazioni riguardanti il dato degli abbonamenti che, a pochi giorni dall’esordio della squadra in casa, risulta essere, oggettivamente, al di sotto delle aspettative. Non mi sembra corretto “tirare le orecchie” alla tifoseria del Bari che ha sempre dimostrato negli anni di avere un senso di appartenenza alla squadra non comune oltre che averLe testimoniato la fiducia incondizionata nel suo operato e nel suo progetto. Il numero degli abbonamenti sottoscritti in serie D e gli esodi massivi dei tifosi nei campi più improponibili dello scorso campionato ne sono la prova concreta. Piuttosto io mi permetto di segnalare il malcontento delle numerose famiglie che da anni sottoscrivevano plurime tessere nel settore a loro dedicato e che, quest’anno, hanno dovuto rinunciare a causa del notevole esborso economico, soprattutto per le famiglie numerose, e, anche per la poco chiara informativa in merito alle modalità di sconto e di rateizzazione. Sig. Presidente, il sottoscritto, e come me tanti altri nuclei familiari, ha sottoscritto ben quattro abbonamenti ottenendo soltanto il 5% di scontistica in più rispetto ad un comune rinnovo. Le scontistiche (10% del rinnovo e 15 % del family) infatti non si sommavano. Con la cifra di 655 euro per i quattro abbonamenti family, comprensiva di 26 euro di assurde commissioni, io e la mia famiglia abbiamo di fatto acquistato in anticipo esattamente dodici partite, e, come già successo l’anno scorso, calcolando le varie lodevoli promozioni da Lei offerte durante il campionato (biglietto omaggio, under 14, Cristhmas, mini abbonamenti finali), il vantaggio economico sulle restanti sette partite di fatto quasi si annullerà. A condizione che tutti e quattro i componenti della mia famiglia riescano a seguire tutte le partite, senza neanche ammalarsi un giorno, altrimenti, rischio anche di aver speso una cifra superiore rispetto all’acquisto dei singoli biglietti. Credo proprio che questo difficilmente succeda in altre realtà, anche non sportive. Inoltre Sig. Presidente, purtroppo, allo stadio di Bari vige la regola del “chi arriva prima meglio alloggia” e quindi, pena stupide polemiche prima della partita, non è sempre garantito il posto scelto con l’abbonamento. Non ultimo, e concludo per non annoiarLa, la rateizzazione con la Bppb, prevedeva, oltre che garanzie economiche degne dei più impegnativi mutui per acquisto casa da parte del tifoso, anche l’assurda apertura di un conto corrente senza la possibilità che l’addebbito del costo potesse essere eseguito sul conto personale di ognuno di noi. La poca chiarezza delle procedure degli abbonamenti famiglia, il minimo vantaggio economico rispetto all’acquisto delle singole gare oltre che nessuna agevolazione per famiglie numerose, credo possano essere alla base della riduzione degli abbonamenti. Anche mille famiglie che hanno desistito al tesseramento, hanno comportato una perdita di almeno 2500-3000 abbonamenti o più. Le famiglie, Sig. Presidente sono una risorsa per la squadra, sono il futuro sul quale, secondo me, una società dovrebbe investire affinché la splendida tifoseria della nostra meravigliosa squadra abbia sempre un seguito ovunque e comunque. E, allora, mi sia consentito chiudere questa noiosa lettera con una domanda: quando Lei, Sig. Presidente ci porterà in serie A (perché sono certo che ci riuscira’), cioè laddove  Bari e noi tifosi meritiamo di essere, sarà possibile ad una famiglia numerosa, come la mia o più, magari monoreddito, assistere alle partite seduti sui nuovi seggiolini bianco-rossi? O stipulerà un accordo con la Banca d’Italia per la sottoscrizione di un mutuo ipotecario? O saro’ costretto a vedere i nostri beniamini da casa, magari in compagnia di Diletta Leotta............. Mi perdoni l’ironia.....accetti questa piccola critica Sig. Presidente, e le giungano i miei più sinceri “in bocca al lupo” per uno splendido campionato. 

Vittorio Pugliese e famiglia. Tribuna est settore family

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