La Bari non è morta, si è “solo” ferita gravemente. I biancorossi sono ripartiti dai Dilettanti dopo lo storico fallimento della scorsa estate, fra mille polemiche e veleni, con una società condotta malamente verso il baratro dall'ex patron, Cosmo Antonio Giancaspro.

Ci voleva una grande figura, carismatica e imprenditoriale, per riportare in una grande piazza come quella barese. Entusiasmo e voglia di crederci ma, soprattutto, voglia di ripartire. Aurelio De Laurentiis è l’uomo che ha preso in mano la società dal fallimento e, grazie all'ausilio di suo figlio Luigi, la sta facendo lentamente risorgere dalle proprie ceneri. Una piazza che non meritava una fine del genere e che proprio per questo, fra rabbia e amore, vuole ripartire il prima possibile prendendosi quel calcio che conta nel giro di pochi anni.

Il primo passo sembra vicinissimo, sebbene siamo solo a dicembre: l’addio ai Dilettanti per ricominciare dalla Serie C. Il campionato è iniziato come meglio non poteva per i pugliesi, ancora imbattuti e con un importante vantaggio sulle inseguitrici. Tutto abbastanza prevedibile vista la forza della rosa biancorossa, con una bandiera rimasta per dare il proprio contributo alla causa, ovvero Ciccio Brienza, prossimo ai 40 anni e con un passato glorioso in Serie A e poi in B, proprio con la maglia dei galletti (a dispetto di molti, che sono scappati via non appena appreso del famoso fallimento: Nenè, Micai, Basha  Henderson, Salzano, Micai, Galano, Busellato, Floro Flores, Iocolono, ecc...). Che dire, almeno la società ha potuto risparmiare ingaggi importanti, investendo risorse su giocatori più adatti alla categoria e di certo più contenti di vestire una maglia gloriosa come quella biancorossa. 

Bari, che potenzialità. A livello di seguito, la piazza barese non ha mai avuto nulla da invidiare alle più importanti piazze italiane. Non ha caso, nel corso degli anni il club ha vantato importanti partnership e sponsorizzazioni. Come quella con Tele + nei magici anni ’90, o come quella un po più recente con Gaudianello, realtà aziendale vicina al Sud.

E' ovvio che per ambire a tornare ai massimi livelli, bisognerà presto trovare nuovi partner finanziari. Le squadre della nostra massima serie, infatti, si sostengono grazie ai diritti tv e agli sponsor, non potendo attingere spesso dai botteghini, oltre ad attingere dal bacino delle aziende che operano nel settore del gambling online. Anche gli stadi di proprietà rappresentano il primo grande step necessario per rimettersi a pari con le realtà oltre confine, ogni anno più lontane.

Circa la squadra, si continua a volare in classifica. Probabilmente, in una gara come quella disputata contro il Rotonda, ad inizio stagione avrebbe avuto molto più difficoltà; non soltanto nel sbloccare la partita ma soprattutto nella gestione del match. Perché ciò che ha colpito nell'ultima sfida è stata la capacità di reagire mostrata dal Bari nella patre finale della sfida; la formazione calabrese ci ha provato, ha premuto sull'acceleratore una volta trovato il pareggio e resasi conto dell'affanno biancorosso, ma non è riuscita più a penetrare l'attenta linea difensiva. 

Scrivi anche tu le tue impressioni sul Bari all' indirizzo e-mail laletteradeltifoso@tuttobari.com.

Sezione: Lettera del Tifoso / Data: Lun 17 dicembre 2018 alle 16:00
Autore: Redazione TuttoBari
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