Ieri mi è capitato di vedere sprazzi di una partita trasmessa da un’emittente televisiva nazionale, in cui si sfidavano un club di Serie A ed uno di Serie D, giocata in casa di quest’ultimo. In quel momento si è innescato in me un processo di identificazione con la squadra di categoria inferiore, naturalmente dal punto di vista della squadra della mia città, ormai SSC Bari, in funzione del fatto che si tratta della realtà che, a scanso di miracoli, più le si avvicina. Innanzitutto, quello che mi ha più colpito è stato l’impianto sportivo. Inutile fare paragoni con il San Nicola di Bari-Latina, ma anche quelli con la maggior parte degli stadi degli altri club di Serie B, in senso meramente strutturale, sono per lo più impietosi. La squadra di Serie D teneva testa all’avversaria, e questo mi fa pensare che il calcio a questi livelli potrebbe essere più difficile di quanto si possa pensare, se sottovalutato. Dopodiché ho cercato di focalizzarmi su uno degli calciatori della defunta FC Bari 1908, Galano. Auguro tutto il meglio a Cristian e sono sicura che farà bene (o almeno lo spero). Tuttavia, un senso di nostalgia mi ha presa, spingendomi ancora una volta a riflettere su quanto successo in questi ultimi due mesi, di sicuro in un ottimo piazzamento nella classifica dei peggiori della storia del calcio a Bari. Forse è stasera che la realtà mi ha colpita come non mai, facendomi rendere conto di quello che abbiamo passato, le conseguenze che porta e quello che ci aspetta il prossimo anno, se il piccolo miracolo non accadrà. Lo scorso fallimento era stato vissuto come una festa, in cui l’unico momento di dubbio fu il rischio che l’asta andasse deserta. Se solo avessimo saputo, all’epoca, cosa avremmo dovuto affrontare solo quattro anni dopo... Forse è questione di karma, forse la grande gioia di quel momento avrebbe dovuto essere equilibrata in qualche modo; forse abbiamo tutti una parte di responsabilità e si poteva evitare tutto questo; forse rimandare l’inevitabile sarebbe stato inutile, e questa situazione l’avremmo comunque vissuta tra pochi anni. 

Con tutto il rispetto della categoria Dilettanti, fatta di calcio vero e, ne sono sicura, di fatica e soddisfazioni tanto quanto le categorie superiori, non posso che vederla con gli occhi pieni di rammarico. Gli stessi che vedranno la Bari, presto o tardi, risalire, e questi mesi non saranno altro che un terribile incubo. 

Rosanna Ferri

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Sezione: Lettera del Tifoso / Data: Dom 05 agosto 2018 alle 15:00
Autore: Redazione TuttoBari
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