Il Bari, anzi la Bari, non è una comune squadra di calcio, la Bari è amore, la Bari è "priscio". L'ultima partita casalinga ne è la dimostrazione lampante: campionato di serie D, avversario poco noto o quasi, squadra nettamente superiore alle altre, ma i tifosi erano lì presenti in oltre 10 mila, a cantare ed incitare la loro piccola creatura caduta e ferita, ma rialzatasi subito con coraggio ed umiltà.

La gioia dei tifosi al primo gol di Neglia fu una liberazione, un urlo strozzato rimasto in gola per tutti questi mesi passati con le lacrime agli occhi, intenti nel vedere la propria creatura sprofondare nel baratro più profondo. 

I tifosi ci sono stati, dopo lo scandalo calcioscommesse dell'era Matarrese, durante le ridicole ed incommentabili presidenze dei poco professionali Paparesta e Giancaspro, i quali non hanno fatto altro che schernire la nostra amata squadra. I tifosi ci sono, nonostante la categoria non consona al loro amore e alla loro organizzazione (d'altronde non lo era nemmeno la B), si rimboccano le maniche e compiono viaggi di ore e ore, spendendo parte del loro stipendio per abbonamenti e trasferte, tutto e solo per l'amore del Galletto. I tifosi ci saranno, perché l'amore è un sentimento che rimane nel cuore fino all'ultimo battito, e l'amore per la Bari era, è e sarà un amore infinito.

Maurizio Ladisa

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Sezione: Lettera del Tifoso / Data: Mar 16 ottobre 2018 alle 14:00
Autore: Redazione TuttoBari
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