Emigrato, anni orsono, nel Nord Italia, seguo le vicende calcistiche locali sperando in un cambiamento che, ahimè, fatico a notare. Visto da lontano, non è solo Bari e il Bari a soffrire la crisi economica: è il SUD, sprofondato, calcisticamente, in un vortice di  fallimenti e sofferenze. Basti pensare che, quest'anno la Serie A, si ferma a Napoli. Bari, ha una storia a se: quello di cordate fantasma, fallimenti, promesse. Chi sceglie Bari si troverà stretto fra tenaglie, di uno stadio gigantesco, da rifare e con costi di gestione assurdi, da una tifoseria esigente e rumorosa e dai mille intrallazzi che ruotano attorno al mondo calcistico... Lo stadio, in particolare, ha vincoli urbanistici da parte di chi lo ha progettato, ma non solo; il suo rifacimento è un business che tocca politica, malavita e amici di partito. Insomma, la famiglia. La tifoseria? Sempre pronta a criticare, a mettere sul patibolo allenatori, giocatori e presidenti, salvo poi fare affari nel calcio scommesse... Insomma, la coerenza. Gli intrallazzi? Personaggi, politici e non, locali, pronti a salire, gratuitamente, sul podio e condividere il dividendo. Giancaspro? Un arrampicatore, sociale e societario, che ha lasciato le penne e soldi nel "suo" affare del secolo. Schiacciato nell'immobilismo locale, abbandonato nel momento più triste ma magico illusionista coi suoi silenzi composti, verso la tifoseria... Infatti, mentre in provincia di formano cordate, si vendono titoli di categorie, si programmano stagioni, Bari (grande città) è ferma persino sulla semplice costituzione di una società che potrebbe disputare la serie D: solo avvoltoi in cerca di carcasse in un deserto pieno di predatori. Se avessi soldi, non investirei su Bari, non con queste premesse. CITTADELLA DOCET.

Giovanni De Gennaro

Scrivi anche tu le tue impressioni sul Bari all' indirizzo e-mail laletteradeltifoso@tuttobari.com.

Sezione: Lettera del Tifoso / Data: Sab 21 luglio 2018 alle 18:30
Autore: Redazione TuttoBari
vedi letture
Print