Tra gli addii più illustri di questo calciomercato del Bari, sembra sempre più probabile quello di Ciccio Brienza​​​​​​. Il fantasista di Cantù pare non essere intenzionato a rinnovare il suo matrimonio (ormai scaduto) a causa del mancato accordo con la società circa il suo ruolo. Il giocatore vorrebbe infatti continuare a giocare, contrariamente alla volontà della proprietà che lo preferirebbe nel ruolo di dirigente, magari come responsabile del settore giovanile. La querelle sta scuotendo la tifoseria, anche se quest'ultima, almeno negli ultimi anni, si è di fatto abituata a vedere i propri capitani abbandonare Bari. Spesso in circostanze non molto felici. 

Il primo esempio che torna alla memoria è quello di Marino Defendi. L'esperienza del centrocampista a Bari è durata ben 5 stagioni, nei quali è diventato anche uno dei protagonisti della famosa remuntada che ha fatto sognare i tifosi nella stagione 2013-14, durante la quale ha indossato la fascia da capitano. Nonostante fosse diventato ormai un uomo chiave, la sua esperienza nel capoluogo pugliese si è conclusa in sordina nell'estate del 2016. Defendi è stato infatti sacrificato in uno scambio con la Ternana che ha portato a Bari Federico Furlan. 

Altro nome di peso in questa speciale categoria è quello di Jean François Gillet. Nonostante si stia parlando di una vera bandiera della storia del Bari (il "Gatto di Liegi" è infatti recordman di presenze con la maglia biancorossa), al momento del suo addio, il rapporto con la tifoseria non si è rivelato affatto idilliaco. Il portiere belga è stato vittima di critiche a causa del suo presunto coinvolgimento nello scandalo calcioscommesse. Al suo ritorno a Bari da avversario, in occasione di Bari-Catania, è stato bombardato di fischi e frasi del calibro di "Sei come Masiello" dai tifosi presenti allo stadio. Un paio di anni dopo, nel 2016, Gillet è stato assolto al processo penale svolto proprio a Bari.

Altro nome importante di questa lista è senza ombra di dubbio quello di Francesco Caputo. Il bomber di Altamura è attualmente in forza al Sassuolo in Serie A, dopo una stagione eccezionale in massima serie con la maglia dell'Empoli. A Bari, la punta ha ereditato da Massimo Donati il ruolo di capitano. Nonostante Caputo sia stato l'unico attaccante della storia recente del galletto ad aver superato quota 15 gol (17 nella stagione 2012-2013), ha perso il supporto dei tifosi a causa della vicenda legate a scommessopoli. Nella stagione seguente non ha giocato a causa della squalifica, mentre in  quella ancora successiva ha realizzato solamente 10 gol, venendo additato dai tifosi come un giocatore non all'altezza della maglia biancorossa. A causa del suo rapporto conflittuale con la tifoseria, la società è stata costretta a cederlo in prestito con diritto di riscatto alla Virtus Entella. Da lì in poi la sua carriera è stata un crescendo dal punto di vista realizzativo, fino a guadagnarsi la promozione in Serie A con l'Empoli dopo 3 stagioni, diventandone anche il capitano.

Con l'addio di Brienza, la fascia passerebbe a Valerio Di Cesare che, come lo stesso Brienza, è uno dei beniamini del pubblico barese avendo consumato la scorsa estate il doppio salto (all'indietro) di categoria per sposare la causa biancorossa. Di Cesare ha vestito la maglia del Bari in Serie B, in Serie D e adesso lo farà anche in Serie C e, a differenza del fantasista, è al centro del progetto della società. 

Sezione: News / Data: Ven 19 luglio 2019 alle 16:00
Autore: Marco Rosario Pacella
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