L'Italia impazza ad Euro 2020. La formazione azzurra, dopo il netto successo all'esordio contro la Turchia, ha battuto nella seconda partita del girone la Svizzera, staccando anzitempo il pass per gli ottavi di finale. Tra i pilastri della squadra allenata da Roberto Mancini, come noto, troviamo l'ex biancorosso Leonardo Bonucci, oltre a Gaetano Castrovilli, sin qui meno protagonista dello juventino.

Ma dove può arrivare questa Nazionale? La domanda, specialmente dopo l'ottimo esordio contro la Turchia e la netta affermazione contro la Svizzera, se la stanno facendo un po’ tutti, anche se è difficile darsi una risposta. In realtà, hanno provato a farlo due bandiere del calcio azzurro, che si sono laureati campioni del mondo nel 1982 in Spagna. Stiamo parlando di Fulvio Collovati e di Antonio Cabrini, che hanno parlato a lungo dell’Europeo e del percorso che potrà fare l’Italia al blog sportivo L’Insider.

Come se fosse una sorta di chiacchierata tra vecchi amici, che si ritrovano per parlare di qualcosa che è a loro molto caro, ovvero la maglia azzurra, Collovati e Cabrini toccano un po’ tutti gli argomenti più caldi nell’intervista realizzata dal leader nelle scommesse calcio Betway, sbilanciandosi soprattutto in riferimento alle prospettive di Insigne e compagni.

La favorita? Senza ombra di dubbio la Francia

Incalzato dalle domande di Collovati, l’ex terzino della Juve Cabrini ha ammesso come la Francia è, come si può facilmente intuire, la candidata numero uno per portarsi a casa questo torneo. Detto questo, è bene comunque mettere in evidenza come non sarà certo una lotta a senso unico, dal momento che ci sono tante altre compagini che possono mettere in difficoltà gli uomini di Deschamps.

Secondo Cabrini, però, l’Italia ha comunque le chance per giocarsela e arrivare fino in semifinale, in compagnia di un gruppetto di nazionali che daranno filo da torcere alla Francia. Si tratta di Germania, Spagna e Belgio, con questi ultimi che trascinati da un super Lukaku potrebbero finalmente fare il salto di qualità che un po’ tutti chiedono a questa Nazionale da diversi anni.

I fattori da cui passa il percorso degli azzurri

Spostando l’attenzione sull’Italia, Cabrini ha avuto solo parole di stima nei confronti di Roberto Mancini, la cui opera di ricostruzione iniziata qualche anno fa sta dando veramente i suoi frutti. C’è da dire che il compito a cui era atteso l’ex allenatore dell’Inter era tutto fuorché facile. In effetti, si è trovato in mano una squadra sfaldata e ha deciso di puntare tutto sui giovani per ricostruire un nuovo ciclo vincente.

E anche Roberto Mancini si è dovuto scontrare con l’annoso problema che persiste entro i confini italiani. Ovvero, il fatto che ai giovani non viene dato sufficiente spazio e si contano davvero sulle dita di una mano quelli che giocano titolari nei rispettivi club. In tal senso, Cabrini evidenzia come il lavoro di Mancini si sia focalizzato in modo particolare sul trasmettere fiducia e convinzione nei propri mezzi a diversi giovani che, con il passare del tempo, sono riusciti a ritagliarsi un ruolo da protagonisti anche nel proprio club.

Per quanto riguarda la spedizione azzurra, centrocampo e difesa sembrano essere i due reparti più in forma. Fin troppo facile individuare Locatelli come uno dei migliori dopo la doppietta rifilata alla Svizzera, ma anche Jorginho, Berardi e Insigne stanno funzionando a meraviglia. Per il reparto difensivo, il riferimento è chiaramente al duo juventino Bonucci-Chiellini, che rimane fondamentale, a patto che ci sia sempre la forma fisica e che i due siano al 100%, altrimenti in un torneo con partite così ravvicinate e intense come l’Europeo, si rischia di soffrire. Il problema avuto dal difensore livornese nella gara contro gli elvetici lo testimonia: ora serve recuperarlo con grande attenzione.

Sezione: News / Data: Sab 19 giugno 2021 alle 14:30
Autore: Redazione TuttoBari
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