Dopo tanti anni passati alla ricerca del giusto smistatore di palloni, il miglior architetto che potesse costruire le fondamenta per una manovra eccelsa, il Bari ora sembra aver puntato su Andrea Schiavone (acquisto pressoché definito). Scuola Juventus, con un passato prevalentemente in Serie B, tra Cesena e Venezia, il centrocampista torinese è dotato di notevoli doti tecniche, in particolare nella costruzione della manovra e nel recuperare una quantità smisurata di palloni.

La società punta molto su di lui, che si contenderà il posto probabilmente con l'esperto Bolzoni, play-maker atipico lo scorso anno, più diga che piedi buoni.

Negli ultimi anni calciatori come Basha, Donati, Gentsoglou, Romizi e molti altri, prediligevano una manovra semplice e basilare, rafforzata da una preferenza nel difendere e nel rubare palloni. Un modo diverso di interpretare il ruolo, senza dare particolare velocità al gioco, caratteristica chiave per una squadra che punta alla vittoria.

Senza scomodare il compianto Ingesson e il suo successore Daniel Andersson, il Bari ha visto comunque avvicendarsi anche puristi del ruolo: Cordova Carrus, negli anni più difficili dell'era Matarrese, poi Donda e Almiron, argentini di grande tasso tecnico, protagonisti rispettivamente nell'ultima promozione in A del Bari, e del successivo anno in massima serie con Ventura in panchina. 

Ora è il turno di Schiavone, riuscirà ad imporsi come vero e proprio direttore d'orchestra della nuova banda biancorossa? Sarà il campo a dirlo. 

Sezione: News / Data: Sab 20 luglio 2019 alle 15:45
Autore: Maurizio Ladisa
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