E' terminata ieri sera, poco dopo le 20, la reclusione in carcere di Andrea Masiello. Il calciatore ha lasciato Bari, accovacciato dietro i sedili posteriori di un taxi, accanto ad uno dei suoi avvocati, Matias Manco. Fuori dal penitenziario, ad "aspettarlo", una ventina di tifosi biancorossi e un paio di striscioni: "Avete umiliato i nostri colori, venduto le nostre maglie, ammazzato la nostra passione e ridicolizzato le nostre lacrime", "Bari vuole giustizia", questo il contenuto della civile protesta.

Sempre nella giornata di ieri, è avvenuto l'ultimo dei tre interrogatori di Masiello, quello che ha sancito tre ore dopo a tempo di record, la concessione dei domicialiari da parte del gip Abbattista. Nel provvedimento di scarcerazione, si parla di "dichiarazioni tali da schiudere nuovi orizzonti investigativi" oltre a confermare una "condotta leale e corretta dell'indagato tale da elidere le esigenze relative all'inquinamento delle prove". I due amici di Masiello, Carella e Giacobbe, rimarranno invece in carcere.

Notevolmente provato dalle tre notti trascorse in cella, Masiello passerà quindi la Pasqua nella sua casa di Bergamo. E' certo che questa volta abbia davvero vuotato il sacco, anche se gli interrogatori sono stati naturalmente secretati. In arrivo altri arresti.

Sezione: News / Data: Ven 06 aprile 2012 alle 09:30
Autore: Davide Giangaspero
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