Al Corriere del Mezzogiorno, le parole di Antonello Valentini, ex dg della Figc, ma anche tifoso dei biancorossi: "Sintetizzo tutto con uno slogan: non è il momento del “si salvi chi può”, bensì di “salvare il salvabile”. È anche un appello alla tifoseria abituata a soffrire da decenni: dia una dimostrazione di compattezza perché centrare l’obiettivo è ancora possibile. Detto questo, molte cose non mi convincono. Bari continua a essere vista dalla famiglia De Laurentiis come la succursale di Napoli e del Napoli. Noi esprimiamo nei loro confronti gratitudine, perché ci hanno tirato fuori da una situazione disastrosa. Ma deve essere chiaro che le sinergie vanno bene, che il Bari sia una filiale invece no. Questo è un errore che crea malumore nella tifoseria e mette a rischio il progetto di tornare ai massimi livelli. Il Napoli oggi non è paragonabile al Bari, visto che lotta per la Champions e per le prime posizioni del campionato, ma bisogna ricordare che ci è arrivato dopo un passato disastroso da cui i De Laurentiis l’hanno tirato fuori. La potenzialità delle piazze è paragonabile, Bari non è seconda al Napoli".

Valentini prosegue... "So per esempio che martedì sono stati in visita allo stadio due collaboratori del direttore sportivo del Napoli, Giuntoli, ovvero Pompilio e Costi. Ho letto che Pompilio, dopo aver parlato con i dirigenti, si è confrontato con la squadra. Ma a quale titolo? Il Bari deve avere una sua autonomia e struttura societaria. Con il Bari e con Bari non si scherza".

Su Antenucci... "È un giocatore di altra categoria, però con quelli come lui occorre parlarci. Se non si sente appagato e lusingato, è inutile continuare. Le qualità non di discutono ma occorre confrontarsi con lui e venire a capo dei problemi".

Sezione: News / Data: Gio 25 marzo 2021 alle 09:00
Autore: Redazione TuttoBari
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