Damiano Zanon, intercettato da tuttocalciopuglia.com, è così ritornato sul suo passato in biancorosso, ricordando i momenti più belli e significativi della meravigliosa stagione fallimentare: "Sono venuto a Bari grazie a Guido Angelozzi. Ricordo ancora quei momenti: la squadra era terzultima, pian piano siamo risaliti. Una cosa straordinaria. Memorabile per il pubblico e per l'esito finale la gara contro il Novara, festeggiare i playoff davanti a 60 mila persone è un qualcosa di unico ed irripetibile nella mia carriera. Il più grande rammarico, ovviamente, è legato al doppio confronto col Latina. Siamo andati fuori senza aver mai perso, ma voglio essere sincero. Non darei tutta la colpa agli arbitri per come sono andate a finire le cose. Eravamo molto stanchi, inevitabile quando si fanno lunghe rincorse. Probabilmente non ne avevamo più. Addio? Peccato, sarei rimasto volentieri a lungo. Ma Angelozzi andò via e la società nuova non mi ha mai fatto sapere niente". 

Il terzino ha poi cercato di spiegare i motivi della non fortunata gestione Paparesta"Sinceramente lo conoscevo solo come arbitro e non di persona. Per una piazza esigente come quella di Bari serve qualcuno che abbia un budget molto importante e sicuramente non era il suo caso. Le cose sono andate come sono andate, quello che pensavamo si è poi rilevato".

Zanon si è poi espresso sull'attuale situazione dei galletti, promuovendo l'arrivo della famiglia De Laurentiis: "Si può tornare a sognare, perché sono seri. C'è una presidenza che può portare questa squadra davvero ad altri livelli. Di questi tempi è difficile trovare piazze che riempiano gli stadi con numeri importanti. Man mano che il Bari salirà di categoria, ovviamente, bisognerà fare delle scelte. Tra i giocatori conosco Di Cesare: si fa sentire, ha esperienza. Se ha deciso di scendere vuol dire che sotto c'è un progetto importante". 

Sezione: News / Data: Gio 14 marzo 2019 alle 23:00
Autore: Gianmaria De Candia
vedi letture
Print