La riduzione del numero di giocatori da inserire nelle liste di Serie C non rappresenta una novità utile per l'Assocalciatori. Il consigliere e rappresentante, Danilo Coppola, ha così espresso il suo malumore per la decisione: "Molto negativamente. È un grande passo indietro rispetto al passato. Questo modus operandi - commenta a tuttoc.com - appartiene a quei club che vogliono migliorare la propria competitività abbassando quella altrui. Non capisco perché un club che vuole investire massicciamente sulla propria rosa non possa farlo. Inutile parlare di appeal quando, con queste regole, si abbassa il livello dell’intera Serie C. Solo per dare la possibilità, a chi realisticamente non potrebbe averla, di giocarsi il bersaglio grosso. Non si possono imporre limitazioni agli altri, è vergognoso. Se un presidente vuole regalare ai suoi tifosi una squadra fortissima non potrà più farlo. Tornare alla lista a 22 significa aver messo da parte la competitività. Senza contare che, con così tanti turni infrasettimanali, è un rischio poter tesserare così pochi giocatori. Fossi nei club che investono cifre importanti andrei a reclamare da chi di dovere. Perché se il calcio è meritocrazia questo è l’anticalcio".

Sezione: Serie C / Data: Dom 26 luglio 2020 alle 20:30
Autore: Gianmaria De Candia
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