Paulo Vitor de Souza Barreto và, oppure no. Certo è che la volontà comune, del giocatore e della società biancorossa detentrice della metà del suo cartellino, è quella di lasciarsi il prima possibile, per diverse necessità. Il Bari ha assolutamente bisogno dei circa 3-3.5 milioni di euro che dovrebbero arrivare dalla cessione del brasiliano, che dal canto suo ha deciso di lasciare il galletto ben prima di ora. A gennaio per esempio, quando il contratto con la Fiorentina era bello è firmato. Ma i Della Valle dissero no, all'ultimo minuto, costringendo la società biancorossa, in forte imbarazzo, a giustificare il mancato trasferimento. Si disse allora, ma nessuno ci credette, che fu la volontà del presidente Matarrese di trattenere il ragazzo a far saltare l'opera che, i due ds Angelozzi e Corvino, avevo messo in atto con buona pace di tutti. Le solite storielle, che nascondevano una verità ben diversa: la Fiorentina, al momento della firma, si ritirò, fissando appuntamento a questa estate. Il club viola pare essersi volutamente defilato, facendo un'offerta inferiore, al giocatore, rispetto a quelche mese fa. Ecco che la trattativa rallenta, costringendo l'agente del numero dieci biancorosso, Licio Zilli, a guardarsi intorno, alla ricerca di offerte congrue alle pretese del giocatore, che non vuol andare via da Bari e guadagnare meno di quanto garantitogli dalla società biancorossa: 1 milione di euro. Mica fesso.

Il Colonia pare aver avanzato un'offerta quasi irrinunciabile: 1.5 milioni di euro, più eventuali premi, a stagione. Dietro il club tedesco, a seguire gli sviluppi, anche Cagliari e, ovviamente, Udinese, proprietaria dell'altra metà del cartellino dell'attaccante sudamericano, che potrebbe rientrare nei piani dei bianconeri dopo la cessione, quasi certa, del cileno Sanchez. 

Vedremo. Il futuro del brasiliano è tutto da scrivere e verificare. Il passato, però, c'è, e non si può cancellare. Tre anni (per modo di dire...) alla corte di San Nicola, alternando grandi cose (i gol) ad atteggiamenti privi di senso, attaccamento e logica (infortunio misterioso in primis). Ovunque andrà, si saprà far valere, è quasi certo questo. A Bari, però, il ricordo rimarrà cupo, carico di delusione e rimpianto, per come ha abbandonato da subito l'imbarcazione, a cui ha garantito poche presenze e pochissimi gol nell'ultima stagione. E lo ha fatto pure in silenzio, credendo che non sarebbe stato invece giusto giocare, stringere i denti per una squadra, una piazza che, dal suo primo gol, lo eresse a nuovo idolo della squadra biancorossa. Vatti a fidare...

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 16 giugno 2011 alle 18:45
Autore: Andrea Dipalo
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