Il giallo del boicottaggio dietro il rinvio di Genoa-Bari. L´assessore allo sport Stefano Anzalone ha il forte sospetto che qualcuno abbia voluto creare le condizioni per far saltare la partita. «Le telecamere puntate sul campo sabato sera hanno ripreso cinque individui sotto i Distinti che spalavano la neve a bordo campo e la gettavano sull´erba: lo hanno fatto per 45 minuti, dalle 21.15 fino alle 22».

Il filmato è stato inviato alla procura Federale della Federcalcio. «Sentiamo la risposta dell´organo sportivo, poi vedremo se rivolgerci alla magistratura: ripeto, c´è qualcosa di strano dietro a questa faccenda. « Sabato notte è stata anche forzata una porta di accesso allo stadio. «Abbiamo sporto denuncia in Questura evidenziando che pensiamo a un sabotaggio». Ieri pomeriggio Anzalone ha riunito il consiglio di amministrazione di Sportingenova, la società del Comune che gestisce il Ferraris. «Ho chiesto di sapere chi erano quelle persone, ma nessuno le ha riconosciute perché le immagini erano poche nitide».

Ma il sospetto dell´assessore si scontra con l´evidenza dei fatti: domenica mattina, sul prato del Ferraris la neve non c´era. E proprio il lavoro degli spalatori aveva reso il campo perfettamente agibile. Non le vie d´accesso allo stadio, ancora lastricate di ghiaccio. «Forse la neve si è sciolta... Dopotutto la partita non è stata rinviata per la neve, ma per motivi di sicurezza perché c´era ghiaccio sulle gradinate e all´entrata della sud. Ghiaccio che noi avevamo tolto facendo lavorare 35 squadre... ed è ricomparso». Poi c´è quella strana storia degli sms.

«Qualcuno sabato sera ha detto al dirigente di turno di Sportingenova che era inutile spalare perché non si sarebbe giocato. Gli operai sono stati avvisati che non dovevano presentarsi domenica alle sette a lavorare. C´è stata l´ispezione e non abbiamo potuto fare nulla per evitare il rinvio».

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 26 dicembre 2009 alle 15:39 / Fonte: genova.repubblica.it
Autore: Andrea Dipalo
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