E' in continua crescita la fiducia e l'entusiasmo dei tifosi biancorossi in vista del derby d'Apulia. In attesa del posticipo domenicale, abbiamo contattato una vecchia conoscenza del panorama calcistico barese, Lorenzo Amoruso. L'ex difensore ha così presentato il big match di giornata in esclusiva ai nostri microfoni: "Prevedo una gara dura e difficile, il derby è sempre un derby. Questo Foggia è una scheggia impazzita. Una squadra molto altalenante come quelle di Zeman. Mister Stroppa è un suo fedelissimo, ha imparato molto dal boemo. Mi aspetto una squadra molto predisposta ad attaccare con ripartenze e capovolgimenti. Il Bari dovrà fare molta attenzione a non concedere spazio perchè le squadre che giocano così sfruttano tutto quello che viene concesso. Immagino una partita molto aperta, tra squadre molto tecniche, rapide e veloci e che si affidano molto agli esterni. Credo che la chiave di volta potrebbe essere la difesa, chi riuscirà a tenerla più chiusa e meno perforabile, porterà a casa una vittoria". 

Amoruso fu anche il matchwinner dell'ultima vittoria dei galletti sui satanelli (2-1) il 4 Dicembre 1994: "Come faccio a dimenticare un derby del genere? Con quel colpo di testa toccai le stelle. Sbagliammo anche un calcio di rigore con Gautieri, che non avrebbe dovuto tirare. Dominammo la partita ma subimmo il pari: tutto sembrava andare storto. Ci complicammo la vita da soli. Partita tiratissima, il mio gol arrivò solo verso la fine. Fu espulso anche Padalino, divenuto poi mio carissimo amico alla Fiorentina".

Il centrale dei biancorossi tra il 1988 e il 1995 si è poi soffermato sull'andamento in campionato degli uomini di Grosso, evidenziando i problemi emersi lontano dal San Nicola e gli obiettivi stagionali: "Il Bari sembra avere un doppio volto, una doppia personalità. In casa ha forza, coraggio e spirito di iniziativa mentre fuori pare più contratta e meno predisposta a creare occasioni. E' un peccato perchè in alcune circostanze ha lasciato punti per strada. L'allenatore è responsabile ma non posso ipotizzare che prepari due partite differenti tra casa e trasferta. Quindi sono i calciatori a dover cambiare modo di pensare e reagire. Il futuro dipenderà da come riuscirà a migliorare questo, tuttavia la strada intrapresa è quella giusta. Il primo posto attuale è positivo ma non deve essere una sorpresa, visto il parco giocatori a disposizione. I biancorossi, insieme a Palermo e Frosinone, sono tra le squadre più attrezzate per la promozione. La classifica non deve essere un alibi ma un punto di partenza: il Bari deve essere primo e lottare fino alla fine per salire direttamente. Ci sono tutti i presupposti per far bene. La squadra ha alle spalle una grande città e un pubblico affamato di risultati. Basta poco per riempire il San Nicola con 40-50 mila persone, una piazza che non ha nulla da invidiare a quelle di Serie A. I giocatori devono capire che occasioni del genere non capitano tante volte nella vita". 

Sezione: Esclusive / Data: Mar 21 novembre 2017 alle 19:00
Autore: Gianmaria De Candia
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