Il suo nome di battesimo è Alberto ma tutti lo chiamano "Jimmy". Ha difeso i pali del Bari per quattro stagioni, riuscendo a cogliere ben due promozioni in serie A. Stiamo parlando di Alberto "Jimmy" Fontana, estremo difensore romagnolo cresciuto nel Cesena ed approdato anche all'Inter nel corso della sua lunghissima carriera. La redazione di TuttoBari.com ha contattato l'ex portiere in vista della sfida tra Bari e Cesena prevista venerdì alle ore 19 al San Nicola.

Ciao Jimmy, hai giocato in entrambe le piazze e sei apprezzato dalla tifoserie. Bari e Cesena hanno lo stesso numero di punti dopo tre gare di campionato. Quale idea ti sei fatto delle due squadre?

"Sono due rose che sono variate molto e non sono al 100%. Il Bari ha il dovere di puntare alla vittoria del campionato. Indubbiamente, ciò crea pressioni, vincere coi biancorossi o con altre squadre non è la stessa cosa. La città vuole la massima serie, ha un grande pubblico. In rosa ci sono molti calciatori nuovi ed importanti, serve tempo per trovare una giustra quadratura. Il Cesena ha un fenomeno. Si chiama Rino Foschi, con budget irrisori riesce a costruire squadre competitive. Prendo come riferimento i portieri: Agazzi è quasi sprecato per la B ed è un lusso avere Agliardi in panchina. Non gioca bene come l'anno scorso ma è una compagine tosta. Ancora non tutto fila liscio negli schemi ma vedo in loro molta determinazione. Ai fini del campionato, sarà una squadra fastidiosa che deve puntare i playoff".

In casa Bari è cambiato molto a livello societario e tecnico. Cosa pensi della nuova gestione Giancaspro?

Nel calcio, i cambiamenti fanno parte del gioco. L'importante è che ci sia sempre collaborazione tra le parti. Stellone ha fatto bene, ha una grande occasione. Si è cambiato molto, ma rispettando scelte condivise di direttore sportivo e allenatore, aspetto molto importante. La simbiosi tra ds e allenatore è fondamentale. Di contro, a Bari non c'è tanto tempo, la gente vuole che si vinca subito".

Durante l'estate, la rosa è stata rivoluzionata. Qual è il tuo giudizio sulla campagna acquisti effettuata dal ds Sogliano?

E' stata importante. Brienza diventerà un beniamino dei tifosi, è un grande uomo spogliatoio, oltre che calciatore. Negli ultimi anni, a Cesena ha fatto la differenza e a Bologna ha fatto bene. E' ovvio che da lui non si può pretendere di giocare tutte le partite dal primo all'ultimo minuto. E' importante avere un calciatore così in panchina, capace di risolvere le gare da un momento all'altro. Ci vogliono questi giocatori con le spalle larghe, capaci di sopportare le pressioni presenti a Bari".

Sei stato uno dei portieri più apprezzati a Bari. Adesso a difendere i pali dei biancorossi c'è Alessandro Micai, reduce da metà stagione da titolare. Ha le carte in regola per affermarsi?

"Ha una grandissima occasione, gioca in una grande squadra della serie B. E' sicuramente un portiere con delle ottime doti, probabilmente deve imparare a gestire meglio le emozioni. Il grande intervento non va sottolineato con troppe esclamazioni o festeggiamenti. Lo si può fare in un momento determinante ma esaltarsi troppo può rappresentare un'arma a doppio taglio. Ma è ancora giovane, imparerà".

Nello scorso mese di giugno, Gianluca Paparesta ha dovuto la società a Cosmo Antonio Giancaspro. Secondo te, cosa non ha funzionato nella gestione dell'ex arbitro internazionale?

"Probabilmente ha pagato la mancata promozione in A, fallendo così l'obiettivo. L'anno scorso, la squadra è arrivata ai playoff ma ciò non può bastare alla gente di Bari, affamata di vittorie e vogliosa di tornare in A".

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ESCLUSIVA CONSENTITA, PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE TUTTOBARI.COM

Sezione: Esclusive / Data: Mar 13 settembre 2016 alle 15:00
Autore: Gianluca Sasso
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