Scudetti con Roma e Napoli, ha lavorato con la Juventus e scritto pagine importanti a Bari, Siena e Palermo. Giorgio Perinetti ha vinto la sua personalissima scommessa riportando il Venezia nei campionati professionistici, lui che è stato artefice di imprese, tra promozioni e salvezze, ancora incastonate nell’immaginario dei tifosi. TuttoBari lo ha contattato per chiedergli le sensazioni all'indomani dell’exploit dei lagunari.

La prima volta non si scorda mai: per lei è il primo salto dalla D alla Lega Pro. Che effetto le fa?

“Avevo voglia di respirare un’aria diversa, più genuina. Sono arrivato qui a Venezia in estate. Si è trattata di una splendida cavalcata che ci ha condotto sino alla Lega Pro”.

Resterà anche il prossimo anno in Laguna?

“Certo. Il progetto americano è intrigante e soprattutto duraturo. Il nostro obiettivo sarà il ritorno in serie B. Una piazza come questa non merita di restare nell’anonimato”.

E’ la sua vittoria più bella?

“Penso proprio di sì. Ho provato un’emozione davvero particolare nonostante gli altri risultati conseguiti durante la mia avventura nel mondo calcio. E la dedica va ad una persona speciale, a me molta cara”.

Direttore, e il Bari?

“Ora affronterà i playoff. La squadra è strutturata in modo da poterseli giocare al meglio. Credo che i biancorossi abbiano tutte le credenziali per fare finalmente il fatidico salto”.

Sezione: Esclusive / Data: Mar 26 aprile 2016 alle 19:00
Autore: Fabio Mangini
vedi letture
Print