Ancora sei finali e poi? La stagione del Bari prosegue dopo la delusione di Trapani. Un successo sfumato a pochi secondi dal gong e che potrebbe influire sul finale di campionato. Nonostante tutto dai vertici societari continua a trasparire un impareggiabile ottimismo: sino a quando la matematica non condannerà i galletti, l'obiettivo (o il sogno) play-off sarà infatti alla portata.

Ad analizzare il momento della squadra, in esclusiva ai nostri microfoni, è l'ex bomber biancorosso Igor Protti. Lo Zar di Bari crede nel progetto biancorosso, elogia il capitano Caputo e commenta il caso Galano.

A Trapani si è consumata l'ennesima beffa stagionale mentre la dirigenza continua a credere nei playoff. Qual è il suo pensiero?

"E' un peccato dover commentare il pareggio di sabato. Una vittoria avrebbe dato sia dal punto di vista morale che numerico ben altre certezze. Tuttavia il risultato ci sta tutto. Non era una gara semplice per il Bari e quindi ritengo che il punto faccia classifica perché maturato contro un avversario che, a parte la sconfitta col Catania, ha sempre fatto bene. Errore di Ebagua nell'azione del pari? E' inutile additare colpe ai singoli, Giulio poco prima era stato decisivo con l'assist per Caputo. E' normale comunque che nei minuti finali si debba tenere palla e gestire il vantaggio con ogni mezzo. Bisogna continuare a lavorare per poter migliorare in queste situazioni".

Caputo ha toccato quota 46 centri col Bari, gli stessi da lei realizzati in 4 stagioni in biancorosso...

"Sono contento per lui. C'eravamo sentiti qualche tempo fa e ne abbiamo parlato a lungo. A me Ciccio non dispiace: lavora, corre e lotta su ogni palla. Non fa mancare mai il suo impegno. Io mi auguro possa anche superarmi quanto prima nella graduatoria. Se lo merita".

Tra i giocatori in crisi c'è un certo Cristian Galano. Dopo l'exploit dell'anno scorso ci si aspettava il salto di qualità. Non crede che dopo le ultime prestazioni il suo valore possa subire una svalutazione?

"Da un punto di vista tecnico è un talento. Un patrimonio del club da valorizzare e tutelare. Purtroppo può capitare che i giocatori bravi come lui possano peccare di continuità, dalla sua è ancora giovane e quindi non può che migliorare ma non bisogna fargli pressione. Nicola lo sta mettendo in condizione di poter far bene. Sono convinto che potrà sbloccarsi da qui sino al termine della stagione".

A prescindere da come si concluderà questo campionato, lei confermerebbe Nicola sulla panchina del Bari?

"Assolutamente sì. Lo conosco bene per dedizione e impegno. Quando ha portato il Livorno in serie A, Nicola aveva cominciato a lavorare sin dal ritiro estivo. Non dimentichiamo che ha preso in corsa questo gruppo, credo sia necessario puntare ancora su di lui. Se l'obiettivo del Bari è costruire un progetto solido, non può prescindere dal suo allenatore".

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Sezione: Esclusive / Data: Lun 20 aprile 2015 alle 13:00
Autore: Fabio Mangini
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