Ad ascoltare le dichiarazioni degli addetti ai lavori, anche interni al Bari, la squadra biancorossa andava benone così. In realtà, più di qualche ragionamento, in via Torrebella lo avevano iniziato a fare da giorni. Ricorrere o no al mercato degli svincolati? Pescare tra le punte o altrove? La risposta è arrivata, a sorpresa per i più (meno per chi, Sogliano, ci lavorava evidentemente da giorni), dalla Francia, esattamente dal Psg. Un orticello prestigioso, dove crescono fiori. Qualcuno fa il salto e resta nei ranghi della prima squadra (Rabiot il caso eccellente, a cui si è aggiunto negli ultimi mesi l'attaccante Augustin), altri vengono ceduti in prestito in giro per l'Europa (Bahebeck, a segno domenica contro l'Inter, è in prestito al Pescara). Altri ancora, cessano il loro contratto con la casa madre per tentar fortuna altrove.

Questo, di fatto, è successo al terzino Doumbia che il Bari ha preso - si dice - dopo che tanti club avevano monitorato la stessa opzione. Libero e svincolato, materia addirittura da contratto triennale (non proprio una consuetudine a questi livelli). Doumbia è stato tesserato per dar riposta ad una sofferenza mancina che, dopo i primi segnali estivi, stava diventando preoccupante dopo le prime uscite ufficiali in campionato. Passi la non perfetta forma degli esterni offensivi, ma la sensazione che in difesa non si potesse più lasciare nulla al caso ha partorito l'effettiva accelerata.

Come non valutare del resto un adattamento quello dell'esperto Mattia Cassani a sinistra e non a destra? E come proseguire a considerare normale il ritardo (non più troppo fisico, a giudicare dal mese pieno svolto assieme ai compagni) di Daprelà? Il Bari è uscito allo scoperto, rimediando prontamente ad un affanno che, può capitare, ha sentito fin da subito. Come dire, meglio ora che troppo tardi. Doumbia andrà integrato, ma la sensazione è che - memore degli insegnamenti dei maestri transalpini ai terzini e delle vistose origini africane (correre, correre e ancora correre) - potrà dare un quid in più di termini di effettiva capacità di slancio. Un Sabelli-bis che possa, dall'altra parte del campo, creare soluzioni simili, magari anche migliori. Le aspetta Maniero che di cross ha bisogno per segnare. E non solo su rigore.

Sezione: Focus / Data: Mer 14 settembre 2016 alle 13:15
Autore: Davide Giangaspero
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