Sette giorni. E' quanto manca al ritorno in campo del Bari. Non poi così tanto in una pausa invernale che è volata via. Sicuramente per i calciatori, impegnati già da giorni nella preparazione, ma anche per i tifosi che, sabato prossimo, osserveranno la prima tenuta 2017 di un Bari perennemente in evoluzione. Sì, perché due volti nuovi sono arrivati (Morleo e Parigini) ma altri ancora saranno gli innesti in una squadra che aspetta risorse. Sarebbe forse ingeneroso affermare che il Bari è in grave ritardo, ma non sembra nemmeno così campata in aria l'idea che a Colantuono non sarebbe dispiaciuto avere un'identità più precisa giunti a metà gennaio. In fondo ai biancorossi mancherebbero ancora una punta (se non due), oltre ad una paio di centrocampisti. Pedine importanti e non certo interlocutorie. A pesare sono pure i tanti esuberi, attualmente bloccati in Puglia con chissà quale spirito.

Andrà via ad esempio De Luca che, però, è ad oggi ancora un attaccante del Bari. La zanzara cerca nuova casa, ma non può partire se prima Sogliano non avrà individuato il suo sostituto. E' entrato in qualche discorso di mercato pure Maniero, che però ha declinato per ora qualunque offerta. Nessun nuovo centravanti sembra sul serio vicino a formalizzazione. Raicevic costa tanto, prospettati affari low cost (ad esempio Galabinov) son rimasti intrappolati nelle loro rispettive sedi. Montini arriverà solo a giugno. Un nome alla portata potrebbe essere Manaj in cerca di nuovo parcheggio dall'Inter, ma che non suscita (per ora) entusiasmi.

Se l'attacco resta quindi avvolto in un grande punto interrogativo, a centrocampo la situazione sembra appena più comoda, ma ugualmente in attesa di scossoni decisivi. Qui il Bari qualcosa avrebbe già in mano (ad esempio Greco, per cui si valutano le condizioni fisiche, ma anche Lodi, su cui resta ancora irrisolto - per poca convinzione del Bari più che per concorrenza - il rebus tecnico e contrattuale). Nelle ultime ore ha preso corpo l'eventualità di una cessione illustre, se non due. Forse Valiani, ma soprattutto Romizi, dato vicino alla Ternana, notizia che ha fatto storcere il naso a più di qualche tifoso. Davvero il Bari si priverà della garra di un calciatore che, al di là del bonus regolamentare che ne fa in termini numerici un prezioso calciatore bandiera, in Puglia ha fatto sempre il suo dovere?

Fa specie che proprio nella sessione che meno di altre aveva accerchiato di rumor il centrocampista aretino, son finite per diventare improvvisamente effettive le probabilità di clamoroso addio. Dubbi permangono anche sul piano tecnico. Salzano, l'unico centrocampista finora accostato al Bari realmente in forma (anche se ha giocato poco quest'anno a Crotone), non sembra un calciatore dal grip così infinitamente superiore.

Non è l'unico volto d'esperienza al passo d'addio, peraltro, Romizi. Anche Di Cesare, in scadenza, non sembra inamovibile, al pari di Valiani. Senza dimenticare Fedato e Furlan, anche loro in bilico. Aspettano notizie i giovani Doumbia e Castrovilli. Per ora tutti in Puglia ma con tanti pensieri nella testa. Forse troppi in un Bari che avrebbe bisogno oggi di qualche certezza in più.

Sezione: Focus / Data: Sab 14 gennaio 2017 alle 14:00
Autore: Davide Giangaspero
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