E' di queste ore la notizia dell'approdo di Alessandro Del Piero in India. L'ex capitano bianconero giocherà per il Delhi Dynamos, squadra della capitale Nuova Delhi, città cosmopolita e vera e propria megalopoli con i suoi 11 milioni di abitanti. Una Nazione, quella asiatica, che sta vivendo una fase di vertiginosa espansione economica, seppur con tutte le enormi contraddizioni tipiche di ogni paese in via sviluppo. Inevitabile che questa crescita si riverberi sul mondo dello sport, finora di tradizione davvero mediocre, se si esclude il cricket. E quale sport migliore del calcio, per iniziare. Perchè calcio significa prestigio, potere e business.

Del Piero non è certo la prima star a tentare una (lucrosa) esperienza nella nuovissima Hero Indian Super League, campionato di sole 8 squadre creato nel 2013 allo scopo di favorire la crescita del movimento calcistico nel paese, innanzitutto a livello d'immagine e popolarità. Dopo nomi celebri come Steve Clark e Ruud Gullit, pochi giorni fa è stato il turno di David Trezeguet che giocherà nel Fc Pune City, squadra recentemente acquisita dalla famiglia Della Valle, e che conta tra le sue fila diversi italiani tra cui Emanuele Belardi, Bruno Cirillo ed il tecnico Franco Colomba. Un movimento che inizia a fare sul serio, dunque, e che guarda con interesse all'Italia e al calcio tricolore. 

E' certamente da leggersi in quest'ottica l'interesse, in occasione della prima asta fallimentare, nei confronti del Bari da parte del magnate indiano Bhaswar Goswami, fondatore della CMG, società di marketing sportivo. Abboccamenti con Gianluca Paparesta, trattative e perfino un bonifico da 3 milioni di euro per rilevare la società, non accettato dall'allora giudice De Simone a causa di innamissibili inadempienze formali. Poi, il mistero.

"Gli indiani mi avevano assicurato garanzie bancarie, promettendomi di entrare con quote di 3-4 milioni, ma nulla da fare. Dopo l’epilogo dei play off sono spariti. Il loro obiettivo era prendere una squadra di serie A e quindi non il Bari" - queste le parole di Paparesta in una recente intervista, nella quale poi aggiunse: "Ci sono ancora diverse piste straniere in piedi, per il futuro sarò io a valutare eventuali investitori". La porta, quindi, rimane socchiusa. Il Bari, come noto, riuscì solamente a sfiorare la promozione nella passata stagione, ma quest'anno appare decisamente più attrezzata per tentare l'assalto alla massima serie. E chissà che in futuro, a promozione acquisita, gli indiani non possano tornare a farsi vivi. La Serie A, nonostante sia lontanissima dai fasti di un tempo, continua ad avere il suo appeal e in India ne sono rimasti piacevolmente affascinati. Quale piazza migliore di Bari, con il suo straordinario calore e la sua fame di grande calcio, per iniziare a fare affari?

Sezione: Focus / Data: Ven 29 agosto 2014 alle 10:00
Autore: Francesco Grossi
vedi letture
Print