Il turnover adottato da mister Stellone ha sin qui trovato la sua massima applicazione sugli esterni di centrocampo, sovente sostituiti nelle prime sette giornate di campionato. Ivan, Furlan, Marinho e Fedato: quattro laterali per due maglie. Sin qui hanno avuto più o meno tutti lo stesso spazio. E' dunque possibile tracciare un primo bilancio sul rendimento di ognuno.

FURLAN - Tante, troppe aspettative. In parte deluse. Ma siamo solo ad inizio ottobre, e bocciarlo sarebbe da polli. Il ragazzo, però, non ingrana nonostante la fiducia incondizionata che Stellone gli trasmette ogni giorno. Timido e impreciso, non è questo il Furlan che Sogliano ha portato in Puglia per seminare il panico sulla fascia, destra o sinistra che sia. Deve ritrovare fiducia, smalto e cattiveria.

MARTINHO - Un inizio in sordina prima della decisa impennata di Brescia. Contro le rondinelle, infatti, il brasiliano ha sfoderato una prestazione finalmente all'altezza della sua fama, specie nei primi 45'. Discese con e senza palla, tagli, assist e tanta qualità. Tutto quello che, in buona sostanza, deve fare e avere un esterno nel 4-4-2. Ottima poi l'intesa con Sabelli. Se questo è quello che stava cercando Stellone, beh... eccolo qua. Da non accantonare. 

IVAN - Gioca in un ruolo non suo. Lo sa lui come lo sa benissimo Stellone, che sta cercando di inserire il talento della Sampdoria nel suo modulo. Pratica, ad oggi, non ancora riuscita. Probabilmente, ci vorrà del tempo per vedere la giovane mezz'ala ben integrata negli schemi del tecnico romano. Nessuna bocciatura, sia chiaro. Il suo percorso di inserimento prevede momenti come questo, da cui lo stesso Ivan deve cercare di apprendere il piu possibile. Tornerà utile, c'è da starne certi.

FEDATO - Quando impiegato, ha risposto sempre con prestazioni appena sufficienti ma nulla di trascendentale. Del Fedato di qualche tempo fa sembra esserci rimasto ben poco, anche se a Brescia si è fatto apprezzare per dinamicità ed intraprendenza, peculiarità tipiche del ragazzino che qualche anno fa Torrente faceva debuttare nel calcio che conta. Se dovesse ritrovare l'umiltà e la strafottenza di quei giorni potrebbe dare davvero un grosso contributo alla causa. Stellone aspetta e spera, e magari lo riconferma contro l'Entella. 

Sezione: Focus / Data: Dom 02 ottobre 2016 alle 17:15
Autore: Andrea Dipalo
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