"Quei play-off furono il punto più alto di un percorso di tre anni cominciato con Torrente, nonostante le tante penalizzazioni in classifica e alla fine con una società fallita". Parla Guido Angelozzi, diesse gongolante per l'accesso del suo Sassuolo all'Europa League. Proprio a Bari ha prodotto, ormai due anni fa, un altro miracolo niente male. "Era un gran bel Bari - ricorda a La Gazzetta del Mezzogiorno - con due-tre inserimenti quella squadra sarebbe salita in A nella stagione successiva, ma furono fatte scelte diverse, nel calcio succede".

Qualcuno però è ancora a Bari, è il caso di Guarna, Defendi e Romizi... "Credo che ancora oggi possano essere i trascinatori, da un punto di vista morale perfetti, affiderei loro persino mia figlia. Assieme a loro, uno come Rosina potrebbe fare la differenza grazie alla sua imprevedibilità. E ci metterei Valiani, altro uomo di grande spessore. Così come a me è sempre piaciuto Di Cesare".

Il presente si chiama Sassuolo: "Sessantuno punti sono tantissimi, siamo fra i migliori in Italia - dice Angelozzi orgoglioso - A luglio disputeremo il preliminare, ma non cambierà la filosofia della società".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 23 maggio 2016 alle 08:15
Autore: Redazione TuttoBari
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