Meno uno alla gara col Latina, -2 a quella con la storia. La combinazione campo-società ha prodotto proprio per la settimana pasquale una due giorni incredibilmente emozionante. L'appuntamento più catalizzante resta, senza dubbio, l'asta di venerdì. Sono ben quattro le società apparentemente pronte a tuffarsi nella nuova era, ma con quali fondi? A 48 ore dalla contesa non sembrano registrarsi segnali di particolare svolta in questo senso.

Partiamo dall'Fc Bari 1908, la prima società iscritta in Camera di Commercio. Paparesta ed il suo socio Sperduti hanno a lungo accarezzato il sogno russo, puntando dritto sui plurimilionari fratelli Rotenberg. Nelle ultime ore, però, la strada è tornata clamorosamente in salita. Difficoltà di interventi esteri nell'ambito di uno scenario politico sempre più infuocato avrebbero prodotto il più classico degli stalli. Non sembra star meglio nemmeno il contenitore facente capo ai turchi. L'ipotizzato progetto industriale a 360 gradi, comprendente il calcio ma non solo, non avrebbe trovato finora convincenti sponde d'aggancio in Puglia. Questione di progetti e libertà sugli stessi. I turchi, scettici, sarebbero così tornati in stand-by.

ALTERNATIVE - Paparesta non ha mai nascosto di aver lasciato aperte le porte del suo progetto anche agli italiani, un gruppo in particolare (del nord Italia?) resta nei pensieri dell'ex arbitro internazionale che in questa direzione snoderà probabilmente gli ultimi affondi di un'attività generosa lunga sei mesi. Restano poi in piedi le piste Ssc Bari e Bari Calcio, rispettivamente dell'accoppiata Felli-Edra e dell'imprenditore bresciano Ghirardini. E proprio quest'ultimo oggi, forte di patrimonio nella sua interezza nazionale, appare intenzionato a scalare le gerarchie. Confermerebbe in toto l'asset attuale, Angelozzi in primis. Sarà sorpasso?

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 16 aprile 2014 alle 09:25
Autore: Davide Giangaspero / Twitter: @giangadvd
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