Contro il Bologna il Bari ha con ogni probabilità messo fine ai suoi sogni di gloria. La distanza dalla zona playoff appare ormai irrecuperabile e salvo miracoli calcistici o incredibili capitomboli, i galletti anche l'anno prossimo disputeranno il campionato di serie B.
Il calendario sa essere beffardo, e prospetta per martedì un match dai significati impensabili a inizio stagione: Carpi-Bari sarà la serata del gran galà biancorosso, ma del biancorosso carpigiano. Basterà un punto infatti alla squadra di Castori per festeggiare la A proprio davanti ai giocatori baresi. Un epilogo inaspettato, ma assolutamente non casuale.
PROGRAMMAZIONE LOW COST - Il miracolo Carpi è tale, proprio perchè deriva da un modo di fare calcio totalmente diverso da come lo si intende adesso. Niente spese folli (l'ingaggio medio di un calciatore è 40000 euro, ndr), investimenti mirati e solidità finanziaria. La dimostrazione, insomma, che è possibile creare squadre competitive senza avere alle spalle sciecchi. Il ds Giuntoli in questo scenario ha fatto miracoli: giocatori scovati in serie D (vedi Kevin Lasagna, ndr) e autentici protagonisti quest'anno.
TATTICA E SPENSIERATEZZA - Ovviamente poi i punti bisogna farli sul campo, ed indubbiamente riconoscere che il fautore principale del ciclone Carpi è mister Castori. Il navigato allenatore è stato capace di creare un mix di tattica e sfontatezza che è diventato nel corso della stagione sempre più inarrestabile. Meccanismi perfettamente oleati nei quali gli "sconosciuti" Pasciuti, Di Gaudio & c. si sono esaltati.
BARI GUARDA E IMPARA - La trasferta al Cabassi diventa un clamoroso epilogo, almeno a guardare i pronostici iniziali. Ma potrebbe divenire per società e squadra biancorossa anche motivo di riflessione per la prossina annata. Alla luce dell'attuale situazione occorerebbe rifondare e riprogrammare. Il finale potrebbe risultare più utile di ciò che si pensa, diventando un'occasione per testare giovani promettenti. Il ridimensionamento finanziario nell'aria non può divenire un alibi alle ambizioni future. Carpi insegna...
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