Un solo gol su azione in cinque gare. É certamente questo il dato più preoccupante relativo al primo scorcio di stagione del Bari. Curiosamente, considerando gli ultimi cinque campionati in Serie B, mai i galletti hanno fatto peggio. Significativo il fatto che l'anno scorso, di questi tempi, il contatore delle reti su azione segnava quota 7. Un abisso. E dire che in panchina sedeva Davide Nicola, non esattamente un epigono di Zeman"Il calcio è strano", direbbe il buon Bergomi. 

Eppure, tutto ciò non significa che alla squadra di Stellone sia mai difettata la voglia di conquistare i tre punti armi in spalla. Tutt'al più che spesso le munizioni inserite si sono rivelate insufficienti per vincere, sebbene i tre rigori conquistati sin qui abbiano da un lato mascherato il problema e dall'altro testimoniato la volontà (e la capacità) dei nostri di fare dell'area avversaria terreno di conquista. Un problema però c'è. Ed era stato già individuato in estate se sino all'ultimo minuto di calciomercato il ds Sogliano ha cercato di arricchire il parco attaccanti dopo aver percorso (con successo) la pista Brienza col preciso obiettivo di rinforzare la rosa con un giocatore in grado di dare imprevedibilità alla manovra. Il punto è che, nonostante una filosofia di gioco tutt'altro che attendista, il Bari ha sin qui manifestato una piuttosto limitata capacità di alternare soluzioni offensive. É prevalsa la ricerca del cross (così è arrivato sin qui l'unico gol su azione) e dei rapidi scambi tra le punte e tra le punte e le ali di centrocampo, spesso chiamate a tagliare dall'esterno verso l'interno. Non pervenuti invece i calci di punizione: più in generale, raramente su palla inattiva i galletti si sono resi pericolosi. Soprattutto, poi, quasi del assenti gli inserimenti dei centrocampi centrali, costretti, nel 4-4-2 di ordinanza, a svolgere compiti prevalentemente di copertura.

Insomma, come amano ripetere gli allenatori ad inizio stagione, c'è ancora tanto da lavorare. A maggior ragione perchè questa squadra non pare avere davanti a sè un'infinità di scorciatoie per andare in rete. Intanto, però, la fase difensiva dei biancorossi pare già offrire robuste garanzie (già tre i cleen sheet sin qui). É un'ottima notizia per Stellone. In fondo, quel primo non prenderle sarà pure l'adagio di un calcio antico ma, probabilmente, mai del tutto superato.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 23 settembre 2016 alle 12:00
Autore: Diego Fiore
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