"Il Crotone non è in crisi, ci vorrà il miglior Bari". I sogni promozione dei galletti passano necessariamente dal match di domani sera. La squadra, dopo il caotico mese del calciomercato, resta concentrata sul pezzo e attende l'ex capolista della serie cadetta reduce dall'incredibile rovescio casalingo con il Perugia. Camplone vuole tenere alto il morale dei suoi giocatori, attesi da un appuntamento cruciale, che vale una stagione. 

BESTIA NERA - Già. Non l'avversario ideale per un Bari ferito ma, si spera, per nulla intimorito. Il Crotone è ormai da considerarsi una bestia nera. Per trovare l'ultimo successo dei biancorossi bisogna tornare indietro addirittura al preliminare playoff dell'anno della remuntada. Poi un solo punto raccolto in sfide ufficiali e due sconfitte pesantissime. La prima, nel novembre 2014, costò la panchina a Mangia, la seconda invece risale alla gara d'andata di questo campionato: un 4-1 senza appello che mise a nudo le debolezze del Bari, allora guidato da Davide Nicola. Un girone dopo, tante cose sono cambiate. Quel Crotone non è più una sorpresa ma una realtà del torneo e, salvo imprevisti, si avvia a braccetto con la corazzata Cagliari verso la massima serie.

PAURE - Il galletto invece arranca e prova a rialzarsi dopo l'ennesimo semaforo rosso della stagione. Il tecnico dei pugliesi resta però convinto che questa squadra possa ancora farcela e raggiungere quei traguardi diventati pura ossessione per i tifosi: "E' un Bari dai due volti in questo periodo. Se si gioca come nel primo tempo di Pescara non si va lontano. Forse i ragazzi hanno paura di non fare risultato ma non devono avere questo timore. Domani voglio una squadra che giochi a viso aperto". Credere nei propri mezzi, è questo il diktat di Camplone.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 04 febbraio 2016 alle 20:15
Autore: Fabio Mangini
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