“Ma quali 29 anni ne ho 26. A parte gli scherzi, mi sento giovane e con tante energie”. Neanche Marino Defendi si sottrae al clichè del: 29 anni e non sentirli. E’ una retorica che strappa comunque sorrisi, perciò, il racconto del centrocampista bergamasco prosegue: “Ho ricevuto tante telefonate e messaggi di augurio, tra i primi il mio amico Polenta. Poi quando sono tornato a casa ho trovato una torta con le candeline. Non ricordo nemmeno quanti anni erano che non ne tagliavo una. Un regalo? Superare il prossimo turno di coppa”.

Ogni parola è veicolo di passione, determinazione, qualità che, lo scorso anno, hanno contribuito a stringere la fascia di capitano attorno al braccio di Defendi e, a giugno, hanno reso obbligatorio il rinnovo contrattuale: “Alla fine ero quello che volevo qui sto bene. Bari mi è entrata nel cuore. E’ diventata la mia seconda casa. I primi tre anni sono stati bellissimi, ma vorrei che i prossimi siano ancora più belli. Con questa maglia vorrei centrare vittorie sempre più importanti”. La prima stagionale è arrivata ai danni del Savona, una eventuale prossima, consentirebbe al Bari di avanzare in Coppa Italia. Contro l’Avellino l’ex Grosseto tornerà in campo dopo aver scontato il turno di squalifica: “Chi rimane fuori ha sempre tanta voglia di giocare. So che ci sarà da lavorare molto per conquistare una maglia da titolare e le scelte del mister verranno fatte in base al momento e alla condizione fisica di ognuno di noi. Ma sono pronto. Mi agevola anche il poter giocare come centrale di centrocampo, in questo nuovo modulo”.

Novità non solo nello schieramento: “Ci sono tanti nuovi giocatori ma avverto la stessa determinazione e volontà di ottenere qualcosa d’importante. Sicuramente quelli che sono rimasti vogliono ripartire da quella magica atmosfera che si era creata consapevoli, però, di essere di fronte ad un nuova stagione piena di aspettative”. Tornando alla sfida di sabato conto l’Avellino, Defendi commenta: “Non è mai facile sappiamo che dovremo limitare i nostri errori ed esaltare le cose che riescono in questo momento. Ci teniamo a far bella figura e superare il turno. E poi una vittoria fa bene al morale”. La conclusione, come riportato da fcbari1908.club, è dedicata al passato. Qualora superasse il turno, il Bari potrebbe trovare sul proprio cammino l’Atalanta, squadra in cui è cresciuto il calciatore e l’uomo: “Ritrovarla è personalmente uno stimolo in più. Però, consiglio di non guardare al di là della gara con l’Avellino. Concentriamoci su questa”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 21 agosto 2014 alle 19:55
Autore: Gianluca Lippolis
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