Simone Andrea Ganz ha certamente ereditato il fiuto del gol dal papà Maurizio, un tempo presenza fissa della classifica marcatori della Serie A. Classe '93, al primo anno in cadetteria, ha già firmato tre gol, non pochi considerando le partite saltate per infortunio e la complessiva difficoltà di segnare per una squadra, il Como, che sin qui ha fatto grande fatica a raccogliere punti. 

"Siamo ultimi, lo dice la classifica, ma non ci sentiamo affatto la squdra più debole del campionato", ha commentato in esclusiva per i nostri microfoni l'attaccante dei lariani, prossimi avversari del Bari, "sin qui abbiamo raccolto poco rispetto alle nostre possibilità e abbiamo bisogno come il pane di fare punti contro i galletti. Il nostro pubblico è molto deluso ma non dobbiamo farci influenzare negativamente dal malumore della piazza. Dobbiamo vincere, punto". Imperativo, questo, certamente giustificato dalla deficitaria posizione dei lombardi, che dopo il pareggio casalingo contro il Modena hanno cambiato guida tecnica: "Mi sono messo alle spalle gli infortuni e da quando c'è Festa son sempre partito titolare. Con la nuova gestione è cambiato molto il modo in cui cerchiamo di gestire la fase di possesso palla e la fase in cui, invece, il pallone ce l'hanno gli avversari: su questo fronte, il mister ha suggerito nuove idee alla squadra e ora tocca a noi metterle in pratica". Il punto è: come battere i pugliesi? "Semplice, correndo di più, cercando insomma di metterli in difficoltà innanzitutto sul piano strettamente agonistico. Oggi non saprei dire quali sono i nostri punti di forza e certamente non ci ha aiutato il fatto che la rosa è stata costruita ad agosto: non è facile assemblare e cementare in poco tempo un gruppo ma son sicuro, però, che potrebbe essere proprio lo spirito di gruppo ad aiutarci ad uscire da questa situazione".

E, a proposito di collettivi e di individualità, ecco il punto sulla Serie B di Simone Ganz: "Devo dire che sin qui la squadra che più mi ha colpito è il Pescara: ha una rosa molto valida ma soprattutto in campo sa sempre cosa fare. In più nelle retrovie ha Campagnaro, forse il difensore più forte che ho incontrato sin qui". Infine, una piccola curiosità: "Verissimo, nell'estate del 2012 ero finito nel mirino del Bari, a suo tempo però decisi di proseguire il mio percorso nel settore giovanile del Milan". 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 27 novembre 2015 alle 21:00
Autore: Diego Fiore
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