La Finanza bussa due volte. Nel corso di questa settimana i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria sono tornati in un paio di occasioni nella sede del Bari per continuare, e molto probabilmente concludere, le verifiche avviate dal pm Giuseppe Dentamaro circa i requisiti di continuità aziendale del nuovo corso biancorosso.

Secondo quanto spiegato da La Gazzetta del Mezzogiorno, parliamo comunque di un fascicolo senza indagati e aperto a ridosso degli ultimi playoff, atto a stabilire la solidità dell'FcBari: "Il tema era appunto la ricapitalizzazione, - si legge sul quotidiano - all'epoca solo annunciata e poi eseguita dal neo amministratore unico Cosmo Giancaspro che è finora intervenuto per circa 5 milioni di euro: rinunciando al credito di 2,7 milioni nei confronti del Bari e poi iniettando circa 2,2 milioni di cash utilizzati per pagare gli stipendi e rientrare nei parametri fissati dalla Covisoc per l'iscrizione al campionato. La Finanza ha infatti acquisito le delibere assemblari, quella al 6 giugno, con il relativo ultimo bilancio della gestione Paparesta e quella della scorsa riunione che ha visto l'imprenditore molfettese sottoscrivere l'aumento di capitale". 

Al vaglio della Procura i movimenti in entrata e in uscita del club. Accertamenti che tuttavia non dovrebbero implicare alcun tipo di ipotesi di reato, ma che tuttavia risultano necessari per avere un quadro completo dello stato patrimoniale del Bari. L'inchiesta non riguarderebbe direttamente il Bari di Paparesta, ma un filone d'indagine avviato già a Roma dal pm Paolo Ielo e indirizzato verso alcuni personaggi del mondo del calcio che avrebbero incrociato i destini dell'ex presidente e della società da lui allora gestita.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 30 giugno 2016 alle 10:00
Autore: Redazione TuttoBari
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