Ci siamo, l'appuntamento con la Storia è fissato. Salvo clamorosi coup de théâtre, domani l'amministratore unico Francesco Vinella consegnerà in tribunale i libri contabili della società biancorossa ponendo così fine al patetico melò a cui stiamo assistendo da mesi. "Il Bari è morto, viva il Bari": non dimentichiamoci però, in questo tram tram di giornate furibonde, di mettere a verbale nel certificato di morte l'esplosione di indifferenza della famiglia Matarrese nei confronti del club che hanno gestito per quasi quarant'anni con alterne fortune.

Sia chiaro, non che da loro ci aspettassimo solenni birignao in memoria del morente Bari o magari lunghi e strazianti peana: ma era pure difficilmente immaginabile che il processo che ha portato al disfacimento di una società centenaria li avrebbe visti sempre colpevolmente contumaci. C'è modo e modo di fallire e loro lo hanno fatto nel modo peggiore, chiudendo del tutto il rubinetto dei soldi ma anche quello delle parole. Emblematico quanto successo ieri: fissato un appuntamento al San Nicola con la stampa, Vinella s'è limitato alla lettura di un comunicato di poche righe. Quindi il suo fuggi fuggi difronte a giornalisti che, difronte a quello spettacolo borderline, al confine tra il comico e il tragico, si sono divisi in due fazioni: quelli sbigottiti e quelli furibondi. Tutto questo mentre Antonio Matarrese era a Madrid in attesa di gustarsi Spagna-Italia. Ma si può?

A Bari evidentemente sì. Così come si può abbandonare la squadra al proprio destino al punto da non garantirle nemmeno i soldi necessari per la trasferta di Palermo (e per le prossime gare lontane da casa magari si farà ancora ricorso all'elemosina). Eppure solo qualche giorno fa, il dimissionario Gianluca Paparesta dichiarava che a dicembre la società aveva deciso di puntare alla Serie A (alla luce dei pingui ricavi che una promozione avrebbe garantito), salvo poi fare marcia indietro dopo la sconfitta con lo Spezia. Ma era necessario l'arrivo dell'ex club manager per ricordarsi che andare in massima serie dà grandi benefici? E basta una sconfitta per scordarsene di nuovo? 

Qualcuno, a sentire quelle parole, avrà pensato che Paparesta delirasse. Vinella, comunque, da par suo, tramite comunicato stampa informava che, dopo l'assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti fissata per il 23 e il 24 marzo, avrebbe fornito la propria versione di quei fatti. La stiamo ancora aspettando.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 06 marzo 2014 alle 20:40
Autore: Diego Fiore / Twitter: @DiegoFiore1
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