Che cosa è un’idea, e quanto farci affidamento. Questioni a cui una rapida ricerca potrebbe dare una facile risposta, nel caso del primo interrogativo: “è un principio determinante interpretativo o programmatico atto a tradursi in una visione o a realizzarsi in una scelta pratica”. Quanto farci affidamento è questione ampiamente dibattuta: cercare d’esser coerenti, o cambiare come professione d’intelligenza? L’obiettivo non è impostare un discorso filosofico, quanto provare ad immergersi nei turbamenti di Roberto Stellone all’indomani della tremenda batosta rimediata dal Bari dal Benevento.

Turbamenti quanto mai umani e, in questo caso, decisamente necessari. Nel poker subito dai suoi ragazzi il tecnico ha grandi responsabilità che non riguardano, come facilmente -  e forse erroneamente -  si potrebbe intendere, i problemi tattici palesati ieri dai biancorossi, quanto le scelte degli uomini da mandare in campo, soprattutto, tra i pali. L’idea del tecnico romano è quella secondo cui il turn over non possa che giovare alle sue squadre, che in questa maniera tutti i giocatori possano sentirsi coinvolti e ugualmente importanti. L’applicazione della stessa, per chi ama praticarla con costanza, riguarda tendenzialmente tutti i ruoli meno uno, quello del portiere. Non nel caso di Stellone: turn over anche per gli estremi difensiori. Nulla da obiettare se i risultati sono quelli ottenuti a Frosinone e dallo stesso tecnico portati a supporto della sua tesi: nell’anno del salto dei ciociari dalla B alla A, Zappino giocò 25 partite, Pigliacelli 17. Qualcosa, per usare un eufemismo, da obiettare c’è se i risultati sono quelli di ieri. Mettendo da parte qualsiasi tipo di crociata assieme al fantastico senno del poi, la motivazione che ha portato il mister a preferire Ichazo a Micai resta sconosciuta e soprattutto, indecifrabile.

Micai, che lo scorso anno ha rubato il posto a Guarna, sembrava essere una delle poche certezze da cui ripartire: diciassette partite da febbraio fino a giugno, di cui sedici impeccabili e una, l’ultima contro il Novara in un contesto quanto meno complicato, con qualche incertezza. L’inizio del nuovo campionato è stato ugualmente ineccepibile (qualche dubbio c’è sul gol da calcio piazzato del Cesena, ma probabilmente le colpe maggiori sono state della barriera biancorossa). Stellone, tuttavia, ha deciso di “valutare” anche Ichazo (un giocatore in prestito e che, quindi, neanche potrebbe arricchire le casse biancorosse) e mai come in questo caso, il mister è rimasto vittima delle sue scelte. L’uruguaiano contro il Benevento è stato protagonista negativo, regalando ai campani il rigore che è risuonato come il principio del disastro poi materializzatosi e lasciando passare il cross di Ciciretti tradotto in rete da Jakimovski all'ultimo minuto

Alla luce di un verdetto tanto schiacciante probabilmente la scelta migliore sarebbe quella di fare marcia indietro e fare quindi quella professione di intelligenza di cui si diceva all’inizio. Che il Bari riparta dal suo numero uno: Alessandro Micai.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 25 settembre 2016 alle 21:00
Autore: Gianluca Lippolis
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