"E chi se l'aspettava una stagione così? Ma nel calcio succede. Anche altre società partite con gli stessi programmi si sono trovate a fare un campionato inaspettato". Gianluca Paparesta sa che, almeno fin qui, il suo primo Bari ha tradito le attese. In una lunga intervista al Corriere dello Sport, lancia la volata play-off e non perde la speranza. Sullo sfondo lo stato di salute societario ("garantisco che il Bari gode di buona salute"), senza escludere collaborazioni e nuovi ingressi in futuro.

Sul campionato... "La bellezza del campionato di B è nella sua imprevedibilità - sottolinea il numero uno biancorosso - Nulla vieta che in queste sette partite che rimangono prima degli eventuali play off, il Bari possa scalare ancora la classifica arrivando appunto agli spareggi per la Serie A. Ormai non abbiamo alternative. Purtroppo il campionato è partito in una certa maniera, ma avendo una squadra in grado di recitare la sua parte è giusto che tutti, dall'allenatore ai giocatori, siano consapevoli della propria forza lottando sino in fondo e dando in ogni gara il massimo".

Sul calendario... "All'ultima giornata c'è lo scontro diretto contro lo Spezia. In teoria potrebbe essere un anticipo di play off e potremmo ancora avere la possibilità di superare i liguri e tornare a lottare per la promozione".

Capitolo società: "Se sono un uomo solo? Proprio solo non direi, ho tanti collaboratori tecnici. Siamo una società nuova che si sta strutturando in questo primo anno di vita, c'è bisogno di consolidarla ancora meglio. Ma non sono solo. Il Bari è dei baresi e di tutta la tifoseria. Qualora qualche imprenditore dovesse manifestare la volontà di entrare in società sarà ben accolto. Ma deve trattarsi di possibilità concrete. Sapesse quanti vendono fumo...", avverte Paparesta. Che spiega ancora... "Certo non bastano solo gli introiti dei biglietti e dei proventi dei diritti televisivi per andare avanti. Servono anche altri fattori e dovremo fare il passo secondo le nostre possibilità".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 16 aprile 2015 alle 08:20
Autore: Davide Giangaspero
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