Non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta. In quello che era lo scontro fra le prime due forze del campionato, il Bari Primavera si arrende solo in pieno recupero ad una Roma trascinata dalla tripletta di un mostruoso Daniele Verde. Finisce 3-4 ma a vincere è stato innanzitutto il calcio in una partita meravigliosa fra due squadre audaci e di enorme qualità. I pugliesi escono dal campo a testa altissima, dopo aver affrontato alla pari la capolista allenata da Alberto De Rossi. E' arrivata una sconfitta che fa male e farà male ancora per tanto tempo soprattutto per un errore dal dischetto sul 2-1 che avrebbe forse chiuso i conti, ma i biancorossi di Urbano sembrano ormai aver definitivamente acquisito le stimmate della grande squadra.

CRONACA - Urbano opta per uno schieramento altamente offensivo: Castrovilli fa coppia a centrocampo con Tamborrino e il trio Tisma, Leonetti, Minicucci supporta l'unica punta Damiano. Il Bari non soffre alcun timore reverenziale e parte subito forte. Giura sugli sviluppi di un calcio d'angolo inzucca alla grande di testa ma trova la pronta risposta del portiere giallorosso Marchegiani, a fine partita indubbiamente il migliore in campo alle spalle di Verde. Al 20' la Roma passa alla prima vera occasione: Adamo con un gran lancio pesca Verde che controlla in corsa e firma un gol fantastico. I galletti sono scossi ma la reazione è feroce. In pochi minuti il risultato è ribaltato. Castrovilli vede uno spazio che solo lui è in grado di trovare e serve Christian Damiano, il quale, con una fucilata di punta sigla il pari. Poco dopo, Nicolas Lenoci trova l'incornata vincente sugli sviluppi di un corner battuto da Castrovilli. Il Bari adesso vola sulle ali dell'entusiasmo ma la Roma è pronta a graffiare. Prima un palo interno del solito Verde e poi un tiro da due passi di Vestenicky su cui si supera Ventrella. Al minuto 40 l'occasione della vita per i biancorossi: Marchizza atterra in area Tamborrino e l'arbitro opta per il penalty. Dal dischetto si presenta Leonetti che però si fa ipnotizzare da Marchegiani. Prima dell'intervallo ancora Leonetti calcia da posizione favorevole ma trova sulla sua strada un Marchegiani quest'oggi in versione superman. Un Bari di una bellezza primitiva è avanti con pieno merito all'intervallo e può recriminare per il rigore fallito da uno specialista come Leonetti.

L'errore dal dischetto probabilmente ferisce i pugliesi che nel secondo tempo hanno un approccio più morbido alla gara lasciando così che la Roma prenda campo. I galletti abbassano la guardia e i capitolini puniscono col piglio di chi sa di essere più forte. Prima Verde trova il jolly dai 30 metri e poi il neoentrato Di Mariano sfrutta un palla ballerina a centro aera e infila sotto il sette. E' un 1-2 potenzialemente devastante quello giallorosso ma il Bari è un pugile che ha ancora voglia di lottare. I biancorossi riemergono, premono, sentono di meritare quantomeno il pari: è una partita a ritmi forsennati. Leonetti manda a lato di un nulla e Marchegiani su Minicucci allunga la mano per l'ennesima volta. Il pareggio è nell'aria e arriva grazie alla nuova macchina da gol del Bari. Al minuto 71 della ripresa, sugli sviluppi di un corner Damiano deve calciare a rete due volte prima di siglare un 3-3 sacrosanto. Personale doppietta per l'attaccante arrivato in estate dal Parma e quinto gol nelle ultime 4 partite di campionato. La stanchezza inizia a farsi sentire da ambo le parti ma è evidente che la partita ha ancora qualcosa da dire. Un buco centrale della difesa libera Soleri, ma Ventrella salva ancora su un tentativo non irresistibile di pallonetto. Quando ormai l'incredibile contesa sembra avviarsi verso il pari, in pieno recupero si materializza la beffa: punizione contestata dal limite e ancora Verde la piazza dritta sotto l'incrocio. La Roma si trova clamorosamente in vantaggio a tempo ormai scaduto. Un'esultanza eccessiva e sbeffeggiatoria dei giocatori giallorossi manda su tutte le furie la panchina barese e nel finale succede di tutto, compreso un accenno di rissa. Pagano Roccotelli e il tecnico Urbano, entrambi espulsi dal direttore di gara.

Il Bari si ritrova sconfitto in una partita nella quale forse gli sarebbe stato stretto addirittura il pari. Fra i biancorossi prevale un sentimento di impotenza: non è bastata una prova sontuosa per avere la meglio di una Roma che ha fatto valere la classe straordinaria di alcuni dei suoi interpreti. Tuttavia se si cercavano conferme, il Bari paradossalmente ne esce ingigantito. E' una squadra che gioca a calcio nel vero senso della parola. E questa, aldilà dei punteggi, è la vittoria più importante.

BARI - ROMA 3-4 (20' pt Verde; Damiano 23' pt, Lenoci 25' pt; Verde 7' st, Di Marano 20' st; Damiano 26' st; Verde 45+2') 

BARI: 4-2-3-1: Ventrella, Scalera, Giura, Lenoci, Roccotelli; Tamborrino, Castrovilli (Armenise 44' st); Tisma (Marasciulo 17' st), Leonetti, Minicucci (Mastrangelo 40' st), Damiano. A disp: Raimondi, Colonna, Colaianni, D'andria. Amoruso, Turi, Curci, Lopez.

ROMA: 4-3-3: Marchegiani, Paolelli, Capradossi, Marchizza, Sammartino; Ricozzi (Di Mariano 6'st), D'Urso, Adamo; Ferri (Vasco 40' st), Vestenicky (Soleri 29' st), Verde. A disp. Faiella, De Sanctis, Belvisi, Grossi, Ndoj, Di Livio, Calì.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 21 novembre 2014 alle 19:10
Autore: Francesco Grossi
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