"Sì, è pronto a compiere il salto di qualità". Davide Lippi, agente di numerosi calciatori a Bari, è stato chiaro ad inizio mese sul conto di Stefano Sabelli. Il laterale romano, in comproprietà proprio con i giallorossi, è ormai da un anno e mezzo uno degli inamovibili della giostra biancorossa. Proprio in Puglia ha conquistato un posto fisso in Under 21, nella gestione Di Biagio.

A giudicare dalla costanza di rendimento e della maturità di approccio alle partite si direbbe che Sabelli (21 anni solo all'anagrafe, ndr) sia uno di quei predestinati non avvezzi alle copertine. Forse per una questione di ruolo, buttato a destra per le scorribande più improvvise, o di carattere, riservato e professionale. Fatto sta che il suo nome, assieme a quello di Galano, è stato il solo a finire alla voce "promessa del calcio" nella recente stima tecnica operata in chiave fallimento sul parco-giocatori del club.

Poco meno di un milione di euro la cifra indicativa stabilita per lui dai consulenti Tria e Veneziani. Non male tenuto conto che Sabelli è, di fatto, alla seconda stagione tra i professionisti dopo i successi in Primavera, alle dipendenze di quell'Andrea Stramaccioni che stravedeva per lui e, prima di salpare a Milano, lo aveva lanciato nella capitale. 

Oggi Sabelli è un calciatore estremamente affidabile, tra i migliori della categoria. Merce rara di un calcio dove di terzini di spinta italiani (oltretutto impiegabili su ambo i lati) si fa sempre più fatica a parlare. Non ha ancora sbloccato la sua casella di marcature in biancorosso ma, con inserimenti e appoggi costanti, ha certamente favorito quelle degli altri, guadagnandosi, giovanissimo, il grado di inamovibile. Promessa mantenuta...

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 21 aprile 2014 alle 16:00
Autore: Davide Giangaspero / Twitter: @giangadvd
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