Ad inizio stagione, su queste colonne, abbiamo scritto che il futuro di Stellone sarebbe dipeso in gran parte dall'andamento degli esterni biancorossi di difesa e centrocampo. Si sa come sono andate poi le cose: proprio gli uomini chiave del 4-4-2 d'ordinanza - gli esterni, appunto - hanno azzoppato le ambizioni del tecnico laziale che tanto affidamento faceva su di loro. Infortuni a ripetizione, prestazioni scialbe, equivoci tattici: anche, anzi, soprattutto sulle fasce l'ex tecnico biancorosso ha visto ergere il monumento funebre del proprio progetto in Puglia, naufragato già in autunno a dispetto di una tifoseria con lui clemente e di un presidente riluttante a repentini stravolgimenti.

Sta di fatto che pure Colantuomo non è riuscito a trovare cure miracolose per ritemprare il corpo e lo spirito dei galletti delegati ad occuparsi di sprintare sull'out destro e sinistro del campo. Rispetto alla precedente gestione, qualche esperimento in più - per necessità più che per gusto della sperimentazione - è stato fatto ma, evidentemente, se i primi due rinforzi del mercato di gennaio sono un terzino sinistro (Morleo) e un esterno d'attacco (Parigini), vuol dire che Sogliano si è convinto che l'assalto ai primi posti della classifica non può essere fatto a furia di palliativi e di cure omeopatiche. Il mercato invernale, peraltro, non prevede appelli ulteriori e quindi un po' retoricamente si può dire che ora più che mai non si può più sbagliare. Si parte dunque dall'ex Bologna e dall'ex Chievo, ma è certo che di qui alla chiusura delle trattative il ds dei galletti non avrà un atteggiamento meramente contemplativo: e non è escluso che le fasce saranno ulteriormente puntellate. 

Curiosamente, dunque, pur essendo interprete di una visione del calcio piuttosto distante da quella di chi l'ha preceduto, anche Colantuomo dovrà fare i conti con la risoluzione del rebus legato alle fasce laterale. Tra operazioni in entrata e in uscita (Boateng) completate e altre in via di definizione (la posizione di Fedato pare parecchio in bilico), su quel fronte in casa Bari pare essere in corso una sorta di redde rationem, una cioè spietata resa dei conti finali. Tra le impellenti esigenze di bilancio, i rigidi limiti legati agli over e la concomitante necessità di rinforzare la rosa, nessuno, al momento, può dirsi davvero sicuro di un posto in rosa. Figuriamo di un posto da titolare.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 13 gennaio 2017 alle 13:00
Autore: Diego Fiore
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