La storia si ripete. Tardelli e Mangia, due allenatori con un destino quasi in comune: prima l'Under 21 (con in mezzo le esperienze con Inter e Spezia) poi il Bari. Troppo presto per dire, soprattutto nel caso del tecnico di Cernusco, se l'esito finale sarà infausto come quello del suo predecessore. Ma tant'è, e qualche analogia tra i due non manca. Con il primo dei due preso per rilanciare una squadra in crisi d'identità, il secondo per rilanciare il calcio barese a grandi livelli.

Marco Tardelli, arriva a Bari nel gennaio del 2003 e forte dell'Europeo Under 21 vinto tre anni prima. Il Bari, nonostante un inizio incoraggiante, incappa presto in una lunga serie di risultati negativi che portano i pugliesi nei bassi fondi della cadetteria. Viene dato quindi il benservito a Perotti, a cui subentra proprio l'ex campione del mondo 1982. Nonostante la breve ed incolore esperienza sulla panchina dell'Inter qualche anno prima, Tardelli resta un allenatore molto quotato sul mercato e la notiza del suo ingaggio ha una grande risonanza mediatica.

Sotto la sua guida, la squadra sembra ingranare e darà vita ad un girone di ritorno quasi da promozione, raggiungendo inoltre anche i quarti di finale di Coppa Italia, venendo poi eliminato dalla Lazio di Roberto Mancini. L'anno successivo però, il tecnico lucchese non è in grado di ripetersi e dopo la miseria di 11 punti conquistati nelle prime 13 giornate, viene esonerato. Cosa che tuttavia non permette ai galletti di evitare una triste retrocessione in C al termine della stagione.

Inizio di carriera un po' diverso, ed anche più pirotecnico, per quanto riguarda Devis Mangia. Stagione 2011/12: a pochi giorni dall'inizio del campionato, a causa anche della precoce eliminazione in Europa League, Zamparini decide di esonerare Pioli. Al suo posto sceglie a sorpresa il tecnico della primavera rosanero, appunto Mangia, che fa quindi il suo esordio nella massima serie. Un inizio coi fiocchi quello del tecnico milanese, che batte l'Inter al Barbera per 4-3.

Seguono poi altri importanti successi, e viene addirittura realizzato il record di vittorie consecutive in casa per la società rosanero (ben 6) in Serie A. Ma nonostante anche i 21 punti totalizzati in 16 giornate, il patron friulano decide di esonerarlo, a causa dei troppi punti persi fuori casa. Seguono poi le chiamate all'Under 21, che Mangia condurrà fino alla finale dell'europeo contro la Spagna persa per 4-2, e dello Spezia. Con i liguri, il tecnico lombardo non riesce a centrare la promozione nella massima serie, ma permette tuttavia agli aquilotti di disputare gli spareggi promozione per la prima volta nella loro storia.

Naturalmente, a più di dieci anni di distanza, i contesti nei quali i due allenatori si ritrovano ad operare sono sostanzialmente diversi. L'obiettivo della Serie A, malgrado l'inizio un po' incerto coi biancorossi, resta un obiettivo concreto per uno dei tecnici più emergenti dell'intero panorama calcistico italiano. L'augurio della piazza naturalmente è che se per Tardelli il Bari ha di fatto rappresentato l'epilogo della sua carriera di allenatore (almeno a certi livelli), per Mangia possa invece rappresentare solo l'inizio di una lunga serie di soddisfazioni.

Sezione: News / Data: Mer 27 agosto 2014 alle 18:10
Autore: Domenico Brandonisio
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