Obiettivo tre punti. Non potrebbe essere diversamente in casa Pro Vercelli. La squadra piemontese, prima di incappare nella recente striscia negativa di 3 partite senza vittoria, era partita splendidamente issandosi in testa alla classifica del campionato cadetto dopo le vittorie contro Catania, Varese e Cittadella.
Con 4 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte, il rendimento sin qui dei piemontesi è stato ben al di sopra delle aspettative. Rispetto alle prime giornate il calo è stato vistoso, ma in ottica salvezza 15 punti dopo 11 giornate possono essere considerati un risultato lusinghiero. Specialmente se, anche al termine della sfida col Bari, sarà ancora mantenuta la lunga imbattibilità casalinga, che ormai dura dall'11 maggio 2013, occasione in cui i biancocrociati persero il derby col Novara per 2-1.
L'ossatura della squadra piemontese è grossomodo quella della scorsa stagione in Lega Pro, con l'aggiunta di qualche elemento esperto per la cadetteria. Al ritorno in maglia bianca dell'attaccante Ragatzu (scuola Cagliari, a Vercelli già nel 2012/13), si aggiungono gli acquisti dei difensori Coly (dal Cittadella), Milesi (Atalanta) e dei centrocampisti Castiglia e del regista Ronaldo, con quest'ultimo reduce dalle felici esperienze di Grosseto e Mantova.
L'allenatore è il signor Cristiano Scazzola. Classe 1971, è alla Pro Vercelli dal 2010 dapprima come allenatore delle giovanili e poi della primavera. Dallo scorso anno, è allenatore della prima squadra con ottimi risultati: nel giro di un solo anno ha riportato i bianchi in Serie B vincendo la finale playoff contro il Sud Tirol, facendo dimenticare in fretta l'amara retrocessione del 2012/13, condita da 26 sconfitte in 42 partite. Il suo modulo preferito è il tradizionale 4-4-2.
Tre gli ex Bari, infine, tra le file biancocrociate. Si tratta di Massimiliano Scaglia (al Bari ai tempi di Carboni dal 2004 al 2007), Manuel Scavone (al Bari con Torrente nel 2011/12) e Giuseppe Statella (al Bari fino alla scorsa stagione, collezionando fugaci apparizioni dal 2006 al 2013).
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