Urbano a Tuttobari: "Pareggio giusto. Il rigore..."

Il Bari Primavera non riesce nel poker di vittorie consecutive in trasferta ma il 2-2 sul campo del Palermo è un risultato da non disprezzare affatto. Intercettato in esclusiva dai nostri microfoni a fine partita, il tecnico dei biancorossi Corrado Urbano ha così commentato la gara: "Prendiamo il risultato per quello che è. Un buon pari contro una squadra di valore, la loro classifica è bugiarda. I nostri avversari sentivano tanto il peso della partita e hanno giocato con aggressività e furore agonistico. Noi abbiamo fatto la nostra parte, dispiace perchè per la prima mezz'ora del secondo tempo li abbiamo schiacciati dentro la loro area di rigore senza tuttavia trovare il gol. Abbiamo finito poi per prenderlo, a causa di un errore difensivo da non ripetere. Ci è mancata un pizzico di convizione in avanti e dobbiamo rivedere le diagonali difensive, visto che troppo spesso ci perdiamo l'uomo. Aldilà della classfica, ci tenevamo a vincere anche un motivo un pò speciale. Volevamo dedicare il successo al piccolo Marco, il figlio del nostro preparatore Duccio Curione, che vive qui a Palermo. Non ci siamo riusciti, ma va bene anche così. Il pareggio alla fine è il risultato più giusto ma se c'è una squadra che può recriminare qualcosina direi che siamo noi.

Ancora protagonista assoluto Vito Leonetti. La doppietta odriena lo porta alla cifra monstre di 8 gol in 5 partite. Questa squadra è dipendente dal suo attaccante fuoriquota? L'allenatore dei pugliesi la pensa così: "E' un grande attaccante, tranquillo e cinico sottoporta, ma non gioca da solo nè riesce a dribblare tutti per poi segnare. E' tutta la squadra a farlo rendere al meglio. Dalla cintola in sù siamo una squadra di grande qualità, credo sia abbastanza evidente."

Il tecnico del Palermo Bosi ha definito imbarazzante il rigore concesso ai pugliesi, Urbano non ci sta: "Il rigore su Leonetti è dubbio per carità, ma vorrei sottolineare come ce ne fosse uno solare per noi pochi minuti prima per un fallo su Gomelt, incredibilmente non concesso dal direttore di gara."