Si fa fatica a parlare di calcio giocato in una giornata in cui tutto il mondo del pallone si è giustamente fermato in segno di rispetto e di cordoglio per i fatti avvenuti a Pescara. E anche in questa occasione, per questa decisione, non è mancata qualche sottile polemica. Bene l'interruzione. Il carrozzone calcio non può sempre e comunque andare avanti, a tutti i costi.

Ad ogni modo il Bari esce dal Bentegodi con un netto ridimensionamento, con quattro goal sul groppone e con il sospetto che gli altri due punti di penalizzazione comminati alla vigilia della partita abbiano contribuito a condizionare la prestazione dei giocatori. Adesso a Torrente il compito di mettere la squadra al riparo da brutte sorprese in questo finale di campionato.

Dubbia e incerta la direzione di Di Paolo che non ci ha convinto nell' interpretazione di alcuni episodi decisivi. Il Bari comunque ci ha sicuramente messo del suo. Vantaggio del Bari al 12' grazie a una gran punizione di De Falco. Un minuto dopo il primo  ammonito della partita è Mareco del Verona in uno scontro di gioco. Sul punteggio di 1-1 episodio dubbio in area del Verona
dove lo stesso Mareco dà una manata in faccia a Stoian stendendolo e bloccando in modo irregolare una sua incursione in area. Rigore e seconda ammonizione per il giocatore scaligero per noi ma non è dello stesso avviso l'arbitro che lascia proseguire graziando il giocatore. Al 42' viene ammonito Caputo per fallo su Jorginho e allo scadere è anche Gomez che finisce sul taccuino dell'uomo nero mentre sono ripetute le reciproche scorrettezze tra Borghese e Bjelanovic. 

In apertura di ripresa Borghese viene ammonito per scorrettezze mentre un minuto dopo la svolta della partita, in negativo per il Bari. Di Paolo vede un fallo (dubbio) di Scavone su Ceccarelli. Rigore per il Verona e ammonizioneper il barese. Berrettoni segna e finisce sul taccuino dell'arbitro per essersi tolto la maglia per l'esultanza sul goal. Dopo il rigore il Bari si disunisce e va in confusione passando cinque minuti da brividi e subendo una doppietta  da Bjelanovic grazie alla collaborazione di un inguardabile Borghese. Obiettivo 52 punti da raggiungere il prima possibile, ha detto Torrente a fine gara. E' evidente come il tecnico fiuti il timore che la squadra possa crollare nelle gambe ma soprattutto nella testa. Annata balorda sotto tanti punti di
vista. Da archiviare in fretta. 

Sezione: Il moviolone / Data: Dom 15 aprile 2012 alle 16:00
Autore: Pierluigi Passaro
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