Ancora una volta a mani vuote se ne torna il Bari da quest'altra trasferta, sulla carta tutt'altro che proibitiva,mostrando tutti i limiti di un attacco che non segna da quattro partite (438 minuti) quando De Falco portò la squadra in vantaggio a Verona. Il Bari non vince da sei turni e scivola pericolosamente verso la zona play out. Ciò che preoccupa è l'assoluta incapacità di concretizzare le
occasioni (non molte a dire il vero) che la squadra crea, non riuscendo a reagire allo svantaggio iniziale. Ieri il Cittadella è andato in vantaggio al 26' della prima frazione di gara e ci sarebbe stato tutto il tempo per recuperare. 

Vantaggio veneto su rigore che ha provocato le ire del tecnico Torrente che riteneva eccessiva la punizione dal dischetto. Le riprese televisive sembrano dare ragione all'arbitro tanto che lo stesso tecnico barese nel dopo gara ammetterà il proprio errore.
Mariani si conferma bestia nera per la squadra barese (tre direzioni, tre sconfitte) e si mostra alquanto incerto nella gestione di alcuni momenti di gara decisivi, non facendo neanche troppo ricorso ai cartellini gialli. Sono quattro gli ammoniti della gara oltre a Polenta espulso allo scadere per le eccessive proteste. Al 4' della ripresa è Paolucci del Cittadella il primo a finire sul taccuino dell'arbitro mentre per il Bari, pochi minuti dopo, è Stoian ad essere ammonito per simulazione reo per l'arbitro di essersi lasciato cadere in area su intervento del portiere. Il fallo sembra netto, sebbene non da rigore, e l'ammonizione per il giocatore barese alquanto eccessiva. Al 18' ammonito Schiavon per intervento su Forestieri, mentre alla mezz'ora il portiere veneto Cordaz per perdita di tempo. Si avvicina per il Bari una settimana alquanto delicata che oltre alle impellenti necessità di fare tre/quattro punti nelle ultime tre partite, aspetta di conoscere le prime decisioni relative al calcio scommesse, con i primi deferimenti e
l'ammontare dei punti di penalizzazione. L'incubo sembra non finire mai. 

Sezione: Il moviolone / Data: Dom 06 maggio 2012 alle 12:30
Autore: Pierluigi Passaro
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