Una stagione fallimentare meravigliosa. Non è un film ma la realtà. Il Bari si appresta a chiuderla tra poco più di 24 ore in quel di La Spezia dopo aver sperato a lungo di poter rivivere i sogni di un'effimera remuntada. Un cammino che ha visto i suoi nuovi interpreti arrancare per l'interco arco del campionato: tra obiettivi presunti e dichiarati, il galletto ripartirà dalla serie B. Il popolo biancorosso, questa volta, sarà soltanto spettatore dei miracoli altrui. 

Tuttavia se Atene piange, Sparta non ride. I risultati conseguiti da coloro che hanno fatto parte di quel gruppo, capace di sfiorare l'impresa, non sono stati poi così esaltanti. I casi più lampanti, con le dovute differenze, sono i vari Sciaudone, ÇaniJoao SilvaCeppitelli, Nadarevic, tanto per citarne alcuni, andati altrove a cercar fortuna. Poi ci sono le eccezioni: Polenta è diventato campione in Uruguay con il Nacional di Montevideo. Fossati, Chiosa Zanon: semi-comparse di quel Bari, sono stati protagonisti quest'anno nei rispettivi club (i primi due sono ai play-off, il secondo addirittura in serie A). Ma andiamo con ordine...

SCIAUDONE - Lacrime e rimpianti. L'ex mister selfie ha lasciato un incolmabile vuoto tra i tifosi. In fuga verso l'Etna lo scorso gennaio, l'indimenticabile beniamino biancorosso è ripartito da una nuova avventura. A 90 minuti dal termine il suo score in Sicilia è di due gol in 17 presenze. Il Catania, tra mille vicissitudini, ha vissuto un'annata disastrosa e durante questi mesi non sono stati pochi i sintomi di un disagio mal celato dal centrocampista bergamasco. Questione di stimoli, denaro, aspettative: probabilmente Sciau è consapevole di aver commesso una scelta, per lo meno, azzardata. Ad oggi il suo futuro resta un'incognita.

ÇANI - Il ritorno a Catania. Il desiderio di confermare quanto di buono fatto nei quattro mesi in biancorosso. Il gigante di Tirana aveva lasciato la sua "terra d'adozione" tra mille rimpianti. Poi la svolta della sua carriera: il passaggio in prestito al Leeds di Cellino. Non l'avventura che si sarebbe sognato in Oltremanica: solo quattro gettoni da gennaio e nessuna rete. Bottino misero per l'ariete albanese e tanti saluti.

JOAO SILVA - Chi l'ha visto? Il colpo last minute del Palermo (8 gol con i galletti nello scorso campionato) è rimasto tale. Segregato in panchina, ha assaggiato il sapore della massima serie in una sola occasione, a Napoli. Era la quarta giornata d'andata. Il portoghese rappresenta un autentico flop, soprattutto per il Bari che non si vedrà corrispondere la cifra di 1 milione di euro per le venti presenze in A.

CEPPITELLI - Fermo restando l'ottimo rendimento del duo Contini-Rinaudo, è stato difficile trovarne un sostituto all'altezza. La scorsa estate l'aitante difensore umbro ha coronato il suo sogno: giocare in serie A. Prima indossando la casacca del Parma e quindi a Cagliari. In Sardegna, pur non sfigurando, non ha mai convinto del tutto. Avrà sicuramente altre chances ma intanto il suo campionato resta anomino, il triste epilogo è la retrocessione in serie B dei rossoblu dopo undici anni.

NADAREVIC - Aveva lasciato i galletti con un grande punto interrogativo. Uno stop, l'ennesimo, lo aveva di fatto estromesso nel momento clou della passata stagione. Anche a Trapani il bosniaco ha fatto intravedere sprazzi di classe e gioco: 4 reti che tuttavia non sono bastate ai siciliani per puntare a qualcosa di più che una semplice salvezza.

DESAPARECIDOS - La lista dei delusi è ancora zeppa di ex biancorossi. Il paraguaiano Lugo, dopo un campionato anonimo a Grosseto (2 centri in 23 presenze, ndr), sta per rescindere il contratto col club toscano. Possibile destinazione: ritorno in patria. Samnick farà rientro alla base a partire dal prossimo 30 giugno. Nonostante le 18 presenze, l'ex Psg ha mostrato evidenti limiti caratteriali: due espulsioni dirette in campionato. A Martina Franca non sentiranno la sua mancanza. Poi ci sono Beltrame e Varela: interessanti prospetti, ma sino ad ora eterne promesse del calcio. L'ex Juve non ha brillato a Modena. In rarissime occasioni è stato titolare con i canarini, mentre da poco più di un mese ha occupato un posto fisso in tribuna. L'esterno uruguaiano invece è retrocesso mestamente in Lega Pro con il Varese. Infine un discorso analogo anche per le meteore Pena, portiere spettatore in quel di Matera, e Mitrovic emigrato senza particolari patemi nella sua Svizzera.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 21 maggio 2015 alle 11:30
Autore: Fabio Mangini
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