Due punti in otto gare sono troppo pochi per cercare di mantenere la categoria. La sconfitta di Como per 2-1 è figlia da una parte della reazione tardiva della squadra e dall’altra delle occasioni fallite da Puscas che avrebbero potuto indirizzare la partita su altri binari. A ciò, si aggiunge poi il ritorno della difesa a tre che non convince con tanto di indecisioni e marcature saltate in occasione delle reti subite da Gabrielloni e Da Cunha.

CHI SALE – L’unico a salvarsi dal naufragio di Como è Nicola Bellomo, il numero dieci della squadra nonché figlio di Bari Vecchia. Riproposto nell’undici titolare a distanza di quasi otto mesi dall’ultima volta, è l’unico che prova ad accendere la lampadina mettendoci dinamismo e carattere. Ma anche questo, ai fini del risultato, non basterà.

CHI SCENDE – Ennesima prestazione deludente della stagione è quella offerta da Zuzek che mai in biancorosso, se non in qualche circostanza, si è reso protagonista di prestazioni convincenti. Grosse le responsabilità sulla prima rete dei padroni di casa con Gabrielloni che lo anticipa sul tempo. Stesso discorso per Matino, altro assente dell’1-0 del Como e Pucino, per lui altra prestazione opaca ed incolore.

Non regge neanche il centrocampo con Maita e Benali che vengono schiacciati dalla superiorità tecnica avversaria. Male anche Aramu che si fa vedere solo in occasione del tiro centrale parato dall’estremo di casa. E poi c’è Puscas: pesano su di lui le tre occasioni non sfruttate, una nel primo tempo, due nel secondo. La rete nel finale non può cancellare la prova insufficiente del rumeno che avrebbe potuto cambiare le sorti dell’incontro.

I biancorossi si leccano nuovamente le ferite e non possono sorridere per i risultati provenienti dagli altri campi. Di questo passo, la barca rischia seriamente di affondare nel baratro della Serie C.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 13 aprile 2024 alle 21:00
Autore: Sabino Del Latte
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