E’ Federico Giampaolo, si spera, l’ultimo allenatore del Bari in una stagione, l’attuale, a tutti gli effetti travagliata e con poche certezze. A cinque gare dalla fine delle ostilità, l’ex tecnico della Primavera proverà assieme al suo staff, a salvare il salvabile, vale a dire la categoria. Abruzzese d’origine, Giampaolo può essere considerato a tutti gli effetti un “barese d’adozione” avendoci tra l’altro giocato nell’annata 1991/1992 che terminò amaramente con la retrocessione in Serie B.

Agli ordini di mister Gaetano Salvemini prima (dalla 1° alla 5° giornata) e di Zbigniew Boniek poi, i baresi conseguirono la 15° posizione in graduatoria che non fu sufficiente per continuare la propria permanenza in Serie A. Quel campionato fu segnato da una campagna estiva corposa fra acquisti e cessioni: salutarono Maiellaro, Carrera, Di Gennaro e Gerson mentre in entrata arrivarono Progna, Farina e David Platt per cui importante fu l’investimento della proprietà Matarrese. Il calciatore inglese metterà a segno 11 reti ma al di là di ciò, una delle notizie che contraddistinse in negativo il rendimento dei biancorossi fu il grave infortunio occorso a Joao Paulo che subì la frattura di tibia e perone.

Giampaolo, di ruolo centrocampista, vedrà inoltre l’arrivo dal Milan di Boban, suo compagno di squadra nella seconda metà di regular season. In quella rosa figuravano anche Calcaterra, Soda, Fortunato, Cucci, Carbone: in totale, Giampaolo metterà a segno una rete, nella sconfitta dello “Zaccheria” contro il Foggia per 4-1 rendendosi protagonista anche di un’autorete, contro il Napoli. Questo il passato, ma ora più che mai occorre pensare al presente: sabato, dal “San Nicola”, prenderà il via la "mission impossible" del neo tecnico sperando che il cambio allenatore, il quarto fino ad oggi, riesca a dare una scossa allo spogliatoio.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 16 aprile 2024 alle 21:00
Autore: Sabino Del Latte
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